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Flepar, serve norma per parità di genere in ruoli apicali P.a.

Flepar, serve norma per parità di genere in ruoli apicali P.a.

Donne in Cda Partecipate salite dal 7 al 43% ma 'decidono poco'

ROMA, 04 aprile 2024, 17:30

Redazione ANSA

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Una legge che estenda l'obbligo della parità di genere nei posti apicali della P.a. È questa la proposta emersa nel corso dell'appuntamento 'Rigeneriamo il sistema pubblico. Più donne nei posti apicali: le proposte della Flepar', promosso dalla federazione dei professionisti pubblici che ha riunito oggi a Roma, esperti, ricercatori, politici e rappresentanti del governo per confrontarsi, a pochi giorni dall'apertura di una nuova stagione di nomine pubbliche nelle partecipate, sul perché le donne sono di fatto assenti dalle leve di comando dei ministeri e del sistema pubblico italiano in generale, nonostante più ricerche dimostrino come una più marcata presenza femminile ai vertici significa vedere incrementare il valore di mercato delle aziende, con un impatto positivo anche sul pil nazionale. Flepar ricorda poi che su 90 dirigenti generali nei ministeri solo 13 sono donne, mentre nell'ambito delle società partecipate su 262 società con amministratori unici solo il 10% sono donne. "I buoni risultati della Legge Golfo - Mosca, che ha portato la presenza femminile nei Cda dal 7 al 43% in tredici anni - si legge nel documento della Flepar - spingono a proseguire, estendere e rafforzare per le società partecipate pubbliche l'obbligo di riservare al genere meno rappresentato i ruoli di amministrazione focalizzando tuttavia l'ambito di applicazione alle posizioni effettivamente gestionali e decisionali" "Con il presidente del consiglio donna è stato fatto un passo decisivo per rompere il soffitto di cristallo. Ma dobbiamo continuare a lavorare, perché nella politica, nelle aziende, nel management più elevato le donne sono sottorappresentate. Servono quindi risposte, il governo per questo è impegnato, anche perché sappiamo che le donne che lavorano hanno un impatto positivo sul PIL". Ha detto la Sottosegretaria all'Economia, Lucia Albano di Fdi.
    Secondo i dati del Centro Europa Ricerche, la percentuale di donne tra i lavoratori dipendenti, per qualifica, nel 2022 sono il 58% tra gli impiegati (erano il 57,1% nel 2008); tra i quadri le donne sono il 31,9% (nel 2008 erano il 24,5%); mentre tra i dirigenti dipendenti le donne sono il 21% (a fronte dell'11,9% nel 2008).
   

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