(di Emanuela De Crescenzo) (ANSA) - ROMA, 11 MAG -
L'emergenza Coronavirus non solo staaggravando le disuguaglianze
di quel milione di bambini eadolescenti che da anni in Italia
vive in assoluto statod'indigenza, ma rischia di aumentare la
platea dei minori indifficoltà facendola presto raddoppiare a
due milioni se non siricorrerà subito ad un piano straordinario
per l'infanzia el'adolescenza per fronteggiare l'impatto con la
crisi. Conquesto intento Save The Children ha lanciato la
campagna disensibilizzazione "Riscriviamo il Futuro": da una
parte per aiutare 100.000 bambini che vivono nelle zone più
degradate delPaese e dall'altra per lanciare un manifesto per
chiedere alGoverno, al Parlamento, alle Regioni, ai Comuni, di
affrontarela crisi economica ripartendo proprio dai bambini.
Minori chesecondo Save The Children per l'emergenza Coronavirus
sonoschiacciati tra la povertà crescente, la mancanza di
opportunitàeducative, le difficoltà nella didattica a distanza e
il mancatoaccesso alle attività educative extrascolastiche. Per
molti diloro la prospettiva è rimanere indietro, in alcuni casi,
esserespinti ad un isolamento che può portare all'abbandono
dellascuola. Il manifesto è stato già sottoscritto da oltre
centonomi noti del mondo della cultura e dello spettacolo,
dellamusica e del giornalismo, dell'impresa e dello sport. Del
resto i numeri presentati da Save The Children nelrapporto
"Riscriviamo il Futuro. L'impatto del Coronavirus sullapovertà
educativa" delineano una situazione drammatica. Quasi 1genitore
su 7 tra quelli in condizioni socio-economiche piùfragili, pari
al 14,8%, ha perso il lavoro per viadell'emergenza Covid-19,
oltre la metà lo ha persotemporaneamente. Circa 1 minore su 5 ha
più difficoltà a fare icompiti rispetto al pre-Covid, tra i
bambini tra gli 8 e gli 11anni e quasi 1 su 10 non segue mai le
lezioni a distanza o lo fameno di una volta a settimana. Più di
6 genitori su 10 stannofacendo i conti con una riduzione
temporanea dello stipendio(compresi quanti sono in cassa
integrazione o in congedoparentale) tanto che rispetto a prima
del lockdown lapercentuale di nuclei familiari in condizione di
vulnerabilitàsocio-economica che beneficia di aiuti statali è
quasiraddoppiata, passando dal 18,6% al 32,3%. Il dato che
fa toccare con mano quanto l'emergenza Covid abbiaavuto risvolti
diretti e immediati sulla vita delle famiglie emerge da un
sondaggio fatto per conto di Save The Childrendurante il
lockdown su oltre 1000 famiglie. Quasi la metà ditutte le
famiglie con bambini tra gli 8 e i 17 anniintervistate, pari al
44,7%, ha dovuto ridurre le spesealimentari e il consumo di
carne e pesce (41,3%). Un dato ancorapiù allarmante - sottolinea
Save The Children - se si considerache prima del lockdown il
41,3% delle famiglie più fragilibeneficiava del servizio di
mensa scolastica per i propri figlie per quasi tutti loro
(40,3%) questo servizio era esente oquasi da pagamenti. Il 21,5%
delle famiglie non ha potutocomprare medicinali necessari o ha
dovuto rinunciare alle curemediche necessarie per mancanza di
soldi. Una famiglia sucinque, infine, è dovuto ricorrere a
prestiti economici da partedi familiari o amici e il 15,5% ha
dovuto fare conto su aiutialimentari. Quindi il rischio per
bambini e adolescenti ai tempidel Coronavirus è già una triste
realtà.
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