"A scuola bisogna insegnare tante
cose. In questi giorni ho visto scene che a me non sono
piaciute. Forse qualche agente di polizia può essere che abbia
sbagliato e ci saranno delle inchieste. Mi domando pure se non
hanno sbagliato i genitori che non hanno insegnato ai propri
figli che non si sputa in faccia a un poliziotto, a un
carabiniere o a un finanziere. Che non si dice 'figlio di…' o
'pezzo di…' soltanto perché pensi di essere forte e lui non può
reagire". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio
Tajani, nel corso di un evento a Francavilla al Mare (Chieti).
"Se poi pensi che quel figlio viene da una famiglia dove i
genitori guadagnano bene - ha aggiunto Tajani - ti chiedi se è
giusto che il figlio di un benestante sputi in faccia a un
figlio del popolo che guadagna 1.200-1.300 euro al mese? Io
credo che non sia giusto. Dobbiamo educare i nostri figli a
rispettare l'autorità. Come devono rispettare i professori, i
bidelli, il maestro, l'infermiere, il portantino, il medico.
Forse anche noi un po' di valori dobbiamo insegnarli ai figli.
Nessuno ha mai il coraggio di dire 'sbagliamo noi perché non
sappiamo educare bene i nostri figli".
"Mi dovevo togliere questo dente - ha proseguito il ministro -
perché non posso vedere questa gente che sputa in faccia a quei
ragazzi che stanno lì, vengono dal profondo Sud, guadagnano
quattro soldi, fanno il loro dovere e invece di essere
ringraziati vengono mortificati. Devo dire però che la gran
parte degli italiani li gratifica perché c'è grande fiducia
verso di loro e anche stasera voglio riconfermare la fiducia del
Governo, di Forza Italia e mia personale alle forze dell'ordine
che sono fondamentali per la nostra società".
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