(ANSA) - PERUGIA, 29 MAR - Macchinari e mezzi del valore di
milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la
manutenzione e il dragaggio del lago Trasimeno sono fermi da
oltre dieci anni nel deposito di Passignano. A denunciare quello
che definiscono un "incredibile spreco" sono la Cgil di Perugia
e la Filt Cgil dell'Umbria che hanno svolto un sopralluogo
all'esterno del sito, nell'ambito del percorso sindacale
"Transizione Trasimeno" avviato dalla Cgil lo scorso anno.
"Ci chiediamo, insieme ai lavoratori - affermano Simone
Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, e Ciro
Zeno, segretario generale della Filt Cgil dell'Umbria - come sia
possibile un simile spreco di risorse, anche umane, vista la
gravità della situazione del lago, che quest'anno rischia di
essere persino peggiore di quella del 2022. È evidente infatti
che, accanto al problema della siccità e del cambiamento
climatico, la totale assenza di interventi di manutenzione,
dragaggi, pulizia di darsene, fossi e immissari, è una concausa
della crisi del Trasimeno".
"Riteniamo urgente un confronto con tutti i soggetti
istituzionali coinvolti e con l'azienda - continuano Pampanelli
e Zeno - anche perché ci sono professionalità all'interno del
personale di Busitalia impiegato sul lago (circa 20 persone nel
periodo invernale, molte di più in estate) che rischiano di
perdersi, in particolare per quanto riguarda la guida delle
draghe, attività che richiede formazione e passaggio di
competenze tra i lavoratori. Inoltre - aggiungono i segretari -
l'incertezza sul futuro del servizio, determinata dallo
spacchettamento in quattro lotti del Tpl, deciso dalla Regione
Umbria, non fa altro che accrescere le preoccupazioni. Anche per
questo - concludono Pampanelli e Zeno - sabato primo aprile
scenderemo nuovamente in sciopero, per chiedere un deciso cambio
di direzione alla politica regionale". (ANSA).
Cgil e Filt, macchinari fermi da anni al Trasimeno
Il sindacato ha fatto un sopralluogo al deposito di Passignano
