(ANSA) - PERUGIA, 28 FEB - Il capogruppo regionale della Lega
Stefano Pastorelli esprime "soddisfazione per l'approvazione in
Assemblea legislativa della proposta di legge sulle grandi
derivazioni idroelettriche in Umbria". "Mettiamo le mani nelle
tasche delle multinazionali che traggono profitto dalle risorse
naturali dei nostri territori e ridistribuiamo le risorse ai
comuni di competenza" sostiene.
"Da questa operazione - afferma Pastorelli - non solo la
Regione ricaverà circa il 50% in più dal canone di concessione,
ma Terni, Narni, Cerreto di Spoleto, Baschi e Alviano potranno
contare su 3.7 milioni di euro circa ogni anno. La legge,
approvata grazie al lavoro della Lega, modifica infatti il
criterio di calcolo e la misura del canone riservato alle città
sede degli impianti. Con i nuovi parametri si potrà garantire un
maggior introito ai Comuni che riceveranno il 35% delle entrate
relative alla componente fissa dei canoni previsti in bilancio.
Si calcola che rispetto a quelli attualmente incassati,
riceveranno 2.1 milioni di euro in più ogni anno. Di questi
introiti, per effetto di un emendamento firmato da tutti i
componenti della seconda Commissione, potranno godere non solo i
comuni sede di grandi impianti, ma anche quelli dei territori
interessati da grandi derivazioni idroelettriche, nei confronti
dei quali questo impianto di legge prevede numerose altri
benefici. Un risultato determinante raggiunto grazie al lavoro
svolto in sinergia con il territorio e in collaborazione con i
colleghi della Lega, a partire dal consigliere Daniele
Carissimi, primo firmatario della proposta di legge, e del
consigliere Valerio Mancini, presidente della Commissione
competente che ha garantito ampio spazio al dibattito e alle
modifiche apportate sulla base delle proposte della Lega. Un
plauso al lavoro svolto sul territorio dal sindaco di Terni
Leonardo Latini e dall'assessore comunale Cristiano Ceccotti in
sede di Cal (Consiglio autonomie locali) che hanno posto la
questione ai consiglieri regionali Daniele Carissimi e Daniele
Nicchi, sviluppando una sinergia istituzionale che ha portato
indubbi benefici e maggiori risorse a disposizione dei comuni
nell'unico interesse del territorio e dei cittadini". (ANSA).