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Nella Luna c'è un frammento del pianetino che la generò

Nella Luna c'è un frammento del pianetino che la generò

Di Theia che si scontrò con la Terra 4,5 mld di anni fa

17 marzo 2020, 10:46

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica della collisione fra la Terra e Theia (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica della collisione fra la Terra e Theia (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica della collisione fra la Terra e Theia (fonte: NASA/JPL-Caltech) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Luna racchiude ancora un frammento di Theia, il piccolo pianeta che circa 4,5 miliardi di anni fa si scontrò con la Terra appena formata, dando origine al nostro satellite naturale. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Geoscience, e condotta dall'università americana del New Mexico, sotto la guida di Erick Cano.

I modelli prevedono che circa il 70-90 percento della Luna dovrebbe essere composta da frammenti di Theia. Tuttavia gli elementi presenti nei campioni lunari raccolti dagli astronauti del programma americano Apollo, e in particolare gli isotopi (ossia atomi dello stesso elemento con una diversa massa) di ossigeno, finora non avevano offerto prove a supporto dei modelli. Anzi, le analisi indicavano che l'ossigeno dei campioni lunare è uguale a quello delle rocce terrestri e molto diverso da quelli di altri oggetti del Sistema Solare.

Gli studiosi avevano tentato di spiegare ciò immaginando che la Terra e Theia avessero simile composizione, oppure che il materiale dei due corpi celesti si fosse completamente mescolato durante l'impatto, ma ciò secondo le simulazioni non è molto probabile. Per sciogliere il dubbio i ricercatori hanno analizzato nuovamente i campioni lunari, dai basalti dei mari lunari, alle rocce degli altopiani, ai materiali vetrosi di origine vulcanica, e lo hanno fatto con una tecnica ad alta precisione.

E' emerso qualcosa di molto diverso rispetto agli studi precedenti: la composizione dell'ossigeno variava a seconda del tipo di roccia analizzata. In pratica i campioni che arrivano dalle profondità della Luna, e che sono stati portati in superfice verso l'alto durante un processo chiamato ribaltamento del mantello lunare, hanno isotopi di ossigeno più pesanti rispetto a quelli della Terra. Questa differenza potrebbe essere spiegata col fatto che solo i materiali presenti sulla superficie esterna della Luna si sono polverizzati e mescolati durante l'impatto. Ma nel profondo della Luna, un frammento di Theia è rimasto relativamente intatto.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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