"Emerge una mancata verifica dei
rischi, che sussistono tuttora: non è escluso che possano
verificarsi altri incidenti". Così l'ingegner Giuseppe Di
Bisceglie, consulente della procura di Aosta nel processo
sull'incidente costato la vita alla torinese Barbara Daviero. Il
24 gennaio 2014 la donna viaggiava sull'autostrada A5
Torino-Aosta quando il Rav4 guidato dal marito uscì dalla corsia
a destra, all'altezza di Arnad, in un tratto in cui mancava il
guardrail: il terminale della barriera trafisse l'auto,
uccidendola. Daviero, 40enne, era al sesto mese di gravidanza ed
era dipendente della Fondazione San Paolo. Sono imputati per
omicidio colposo gli ex vertici della Società autostrade
valdostane (Sav) Eugenio Bonini (ad), 74 anni, di Torino e
Marcello Christillin (dg), 79 anni, di Aosta.
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