"Intendiamo esprimere la nostra
delusione, anzi il nostro disappunto rispetto alla risposta da
parte dei candidati e delle candidate invitate". Così in una
nota Arci Vda in merito alla scarsa adesione della parte
politica all'incontro pubblico organizzato lo scorso giovedì
sera ad Aosta tra 15 associazioni valdostane e i candidati alle
elezioni del 25 settembre prossimo.
"Ringraziamo - scrive Patrizia Neri, presidente di Arci Vda -
per l'utile partecipazione i rappresentanti di Unione popolare
con de Magistris, Valle d'Aosta Aperta e Italia sovrana e
popolare. Ma non si è vista traccia del Centrodestra unito né di
Vallée d'Aoste, di Pour l'autonomie, di Reinassance valdôtaine:
assenze che si fanno sentire più di una presenza, perché
nitidamente collocate in una precisa area di cultura politica.
In buona sostanza, assenze (silenziose, peraltro) che assumono
la fisionomia di un boicottaggio". Prosegue Neri: "Delle due,
l'una: carenza di pensiero in merito a questo tipo di tematiche,
o persino mancanza di convinzione sui propri stessi slogan;
oppure, scarsa sensibilità a tutto ciò che attiene alle
fragilità, al disagio, alle disuguaglianze, alla negazione di
diritti?".
Oltre ad Arci, hanno aderito all'incontro Associazione Dora -
donne in Vda, Comitato acque e Cva, Attac Vda, Libera Vda,
Legambiente, Valle virtuosa, Uici Vda, Coordinamento disabilità
Vda, Comitato Vallée Santé, Anpi
Vda, Cittadinanza Attiva Vda, Arcigay - Queer Vda, La Valle non
è una discarica, Comitato discarica sicura di Pompiod.
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