Federalberghi Isole Eolie lancia
l'ennesimo allarme per stigmatizzare la precarietà dei
collegamenti marittimi con le isole minori. "Abbiamo trascorso
un primo maggio e e una vigilia di passione con diverse
lamentele e disagi importanti che hanno colpito le isole più
lontane dell'arcipelago eoliano.
Gli allarmi provengono in particolar modo dalle isole di
Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, sempre più isolate e
danneggiate. Troppi, a detta di molti isolani, i viaggi con
riserva, troppi gli scali omessi, troppe le tratte cancellate a
seguito di mezzi non riposizionati in linea.
"Ogni qual volta le previsioni, a volte allarmistiche e non
sempre del tutto giustificate, iniziano a volgere al brutto, si
semina il timore di non viaggiare e veniamo puntualmente
sollecitati con lamentele e preoccupazioni che provengono dai
nostri associati, dai tour operator, dai commercianti o da
semplici cittadini", aggiunge Christian Del Bono, presidente di
Federalberghi Isole Eolie. "Abbiamo gruppi di turisti che
partono in anticipo per il timore di non poter viaggiare
regolarmente il giorno fissato per la partenza e isole che,
complici le inopinate riduzioni ancora in atto sul comparto
navi, rimangono prive dei beni di prima necessità. Il danno è
economico ma ancora prima sociale", rincara Del Bono. "Questa
gestione dei collegamenti marittimi, anche per la mancata
istituzione dell'annunciato e mai avviato sistema di
monitoraggio, sta decretando lo spopolamento delle isole più
piccole; è un danno inimmaginabile che sta diventando
irreversibile".
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