(ANSA) - ANCONA, 08 GEN - Dal ginepro rosso, dal corbezzolo e
da altre piante spontanee dell'area del Parco del Monte Conero,
in provincia di Ancona, nasce il "Gin del Conero", un distillato
'indiretto' frutto dell'idea realizzata da due giovani di
Numana, Loris Spinsante e Lorenzo Santinelli. Le prime bottiglie
sono state messe sul mercato delle enoteche e dei locali
marchigiani nell'aprile scorso, in pieno lockdown. "Al momento,
su 1.600 bottiglie prodotte - racconta Spinsante all'ANSA - ne
sono state vendute circa un migliaio, un successo che è andato
oltre ogni aspettativa, anche per i giudizi positivi giunti
dagli esperti. Il gin è stato premiato anche nell'ambito del
Merano Wine Festival". "Gin del Conero - spiega ancora Spinsante
- è un gin premium, prodotto in piccole quantità, che valorizza
botaniche agrumate ed erbacee coltivate all'interno del Parco
stesso. La raccolta del corbezzolo, del ginepro e il blend dello
stesso con un'altra varietà tipica dei monti Sibillini - dice
ancora - fa sì che il tutto sia nel massimo rispetto ed
eco-sostenibilità dell'ambiente".
"La raccolta, l'essiccamento e la selezione delle bacche vengono
fatte manualmente e l'azienda che ha sposato il progetto e che
provvede alla produzione e all'imbottigliato del distillato è
anch'essa marchigiana", sottolinea il giovane imprenditore. "La
scelta della distilleria è stata minuziosa - spiega -.
L'obiettivo è stato quello di creare un prodotto di alta qualità
mantenendo la filiera locale e regionale, valorizzando così le
Marche e in particolar modo il suo promontorio più famoso". "Per
il futuro si punta a creare un'altra linea di gin e poi un amaro
che segua le caratteristiche del prodotto madre. L'obiettivo al
momento è di arrivare alle 6-8 mila bottiglie e conquistare il
mercato nazionale, passando magari anche attraverso la grande
distribuzione", conclude Spinsante. (ANSA).