Puo' una regione come il Friuli Venezia Giulia - che ha una varietà di coste che dalle sabbie dorate di Lignano, passando attraverso le lagune di Grado e Marano arriva alle falesie di Duino - non avere prodotti ittici di qualità? E non avere ricette e piatti tipici da abbinare ai vini bianchi sempre più internazionali? La risposta è ovvia e il turista che arriva in questo lembo di Nordest ha solo l'imbarazzo della scelta. A Muggia potrà assaggiare gli 'scampi a la busara', cucinati con pomodoro e Malvasia istriana, mentre a Trieste i 'pedoci' la faranno da padrone come pure i 'sardoni' (alici) fritti e marinati con aceto e cipolla. Appena un po' più in là Grado è pronta a offrire il suo 'boreto a la graisana' o i 'sievoli sotto sal' (cefali conservati sotto sale per due o tre mesi). A Marano e nei ristoranti della laguna fino a Lignano si potranno assaggiare il 'bisato in spèo' (anguilla allo spiedo) e il brodetto, piatto in cui il pesce viene privato dalle spine e passato al setaccio. Infine tra Monfalcone e Ronchi dei Legionari i buongustai faranno festa con seppie in umido e spaghetti con i fasolari. Il tutto accompagnato con del vino bianco del quale in regione non mancano le varietà.
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