(ANSA) - SAN DORLIGO DELLA VALLE, 22 MAG - Il governo sia
"parte attiva" nella vertenza Wartsila e "ci convochi quanto
prima" al tavolo con proposte di reindustrializzazione per il
sito triestino. "Noi vigileremo e se sarà necessario scenderemo
di nuovo in piazza". Lo hanno affermato i rappresentanti
sindacali di Fim, Fiom e Uilm al termine di un'assemblea in
sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento di Wartsila di
Bagnoli della Rosandra. Uno sciopero, hanno stimato i sindacati,
con "un'adesione pressoché totale, con 300-400 persone".
"E' venuta l'ora che il governo assuma nella sue mani il
controllo di questa vertenza. Wartsila ha presentato proposte di
reindustrializzazione che ad oggi sono una insufficiente e una
non pervenuta", ha detto Antonio Rodà (Uilm), riferendosi in
quest'ultimo caso a Imr. "Il governo - ha aggiunto - ha i
contatti con grandi gruppi che vogliono investire su quest'area
e ha detto che ora passiamo a una fase successiva. Ci aspettiamo
che il tavolo si aggiorni a breve: qualcosa in pentola c'è".
"Non ci meravigliamo più del comportamento di Wartsila - ha
aggiunto Alessandro Gavagnin (Fim) - il governo ci convocherà a
breve e il 29 maggio avremo un incontro tecnico in Regione Fvg
per discutere il piano industriale che riguarda il futuro dei
lavoratori" non addetti alla produzione.
"Non mi sono mai aspettato che Wartsila facesse un lavoro
egregio, ma questi livelli sono imbarazzanti - ha concluso Marco
Relli (Fiom) - non c'è altro da fare se non incalzare il
governo, che deve adesso intervenire nei tempi e modi più
consoni. Può anche avere una partecipazione attiva con industrie
nazionali. Per noi sarebbe l'unica garanzia di mantenimento del
sito". (ANSA).