(ANSA) - TRIESTE, 12 FEB - Una prima intesa sul potenziamento
delle misure di sicurezza nel Porto di Trieste è stata raggiunta
durante un tavolo a cui hanno partecipato le sigle sindacali
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Mare e Usb e Trieste
Marine Terminal.
L'incontro "urgente", avvenuto ieri, è stato richiesto dai
sindacati dopo l'incidente mortale verificatosi al Molo VII
giovedì: un operaio, Paolo Borselli, è caduto in mare mentre
stava manovrando un 'muletto'. Ne è seguito uno sciopero
immediato, prorogato poi fino alle 19 di ieri. Durante il
tavolo, come spiegano in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil
Trasporti, Ugl Mare, "Trieste Marine Terminal ha assicurato che
già" dall'orario di ripresa delle attività sarebbe stato
"applicato un ordine di servizio nel quale si prevede che il
pianale, contenete le ceste metalliche con i Twist-lock per
l'ancoraggio dei container, venga posizionato direttamente sotto
la gru interessata, evitando quindi le manovre con il 'muletto'
lato banchina e il rischio di un nuovo incidente". Una soluzione
che rende "parzialmente soddisfatti" i sindacati, i quali
confidano "che i tavoli" sulla sicurezza sul lavoro nel Porto,
"previsti in Prefettura, riescano a produrre una più strutturata
risposta alla nostra richiesta di sicurezza". "Un primo incontro
potrebbe essere programmato già mercoledì".
Sugli esiti del tavolo con Tmt è intervenuto oggi anche
l'Usb: "Se questa è una proposta che ha parzialmente soddisfatto
i lavoratori, riteniamo che sia solo provvisoria e che bisogna
ripensare il sistema di sicurezze del molo VII". Ma in generale,
"non possono più essere le aziende ad avere l'ultima parola
sulla sicurezza, perché sicurezza e profitto non sono mai andati
d'accordo". (ANSA).