"L'uguaglianza di genere è centrale
nella strategia italiana di cooperazione allo sviluppo": lo ha
detto Marina Sereni, vice ministra degli Esteri intervenuta oggi
al Forum sulle donne nell'ambito dei Med Fora, che hanno aperto
la Conferenza Roma Med Dialogues 2021, alla sua VII edizione e
promossa da Ministero degli Esteri e Ispi, con ANSA come media
partner e in corso fino a sabato 4 dicembre.
"L'uguaglianza di genere ha un effetto positivo sulla
crescita economica, sul benessere in generale e sulla coesione
sociale", ha aggiunto, evidenziando che quando questo non
avviene c'è un incremento di "violenze e conflitti". Sereni ha
ricordato la recente adozione delle Linee guida sulla parità di
genere e l'empowerment delle donne e delle ragazze, che
"testimonia l'importanza attribuita dalla cooperazione italiana
allo sviluppo al ruolo delle donne", in particolare nei
"contesti di crisi, dove le donne sono particolarmente a
rischio".
"Gli Stati hanno la responsabilità primaria per la piena ed
effettiva attuazione dell'Agenda per le donne, la pace e la
sicurezza. Sfortunatamente, la regione Mena è ancora indietro in
questo senso: solo pochi Paesi hanno adottato un piano d'azione
nazionale", ma "il trend degli ultimi anni è piuttosto
incoraggiante", ha detto ancora Sereni. La vice ministra degli
Esteri ha espresso anche il suo "più profondo apprezzamento" per
il Network di donne mediatrici nel Mediterraneo, nato quattro
anni fa nell'ambito della Farnesina e che si è affermato "come
best practice a livello internazionale", sviluppando "fruttuose
sinergie con organizzazioni simili".
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