E' partita dal Piave e dalla
Livenza la terza edizione dell'Operazione fiumi di Legambiente,
che si avvale del supporto tecnico di Arpa Veneto, della
collaborazioune di Coop Alleanza 3.0 e Anbi e del supporto
tecnico di Strada srl.
Sono 110 le indagini microbiologiche svolte il mese scorso,
che hanno riguardato la ricerca di escherichia coli (che
permette di capire lo stato di depurazione delle acque), di
cloropirifos, un insetticida ad ampio raggio, e di glifosate un
erbicida. La relazione completa sarà presentata a fine anno ma
già oggi a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, sono
stati presentati i dati riguardanti l'escherichia coli. Sette i
punti esaminati nel Piave, che sono risultati tutti balneabili,
cinque quelli della Livenza due dei quali, nel Tregiviano, con
livelli alti: uno, Gorgo al Monticano, supera di poco i 500
MPN/100ml mentre un secondo a Motta di Livenza con 1119
MPN/100ml oltrepassa il limite standard di qualità delle acque
indicato da ARPAV.
"Sono solo 2 su 12 i punti critici con la presenza di batteri
fecali, considerando entrambi i fiumi il dato sembra indicare
un generale miglioramento" ha commentato Francesco Tosato
portavoce della campagna di Legambiente convinto che si debba
comunque tenere alta l'attenzione. "Campanello d'allarme - ha
aggiunto Valeria Polo, Presidente di Legambiente Veneto
Orientale - anche per la salinità dei due fiumi che, oltre ai
picchi della foce, presenta dati da osservare a San Donà di
Piave e nel medio Livenza. Se nella Piave il dato è, purtroppo,
storico non è così per la Livenza".
"L'acqua è fonte di vita ed è nostro dovere come comunità
proteggerla, preservando fiumi e mari dall'inquinamento e dalla
contaminazione degli habitat e in questo Coop Alleanza 3.0 - ha
spiegato la presidente di zona Soci Veneto Orientale Irina Drigo
- è da sempre impegnata al fianco di chi come Legambiente
dedicata tutte le sue energie a questa attività".
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