Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Venezia Castellitto jr con la sorpresa I Predatori

A Venezia Castellitto jr con la sorpresa I Predatori

Il neo-regista: "Non è facile essere figli d'arte"

VENEZIA, 11 settembre 2020, 16:55

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Gallo) "Tre stili mischiati: Buster Keaton, una piece francese familiare dal respiro naturalista e una commedia italiana come 'Brutti sporchi e cattivi'. Pietro Castellitto è giovane, è vero, ma non ha fatto un film giovane".
    Così Massimo Popolizio, come il più bravo dei critici, descrive con estrema lucidità al Lido la sorprendente opera prima di Castellitto 'figlio', 28 anni, che con I predatori ha fatto un esordio intelligente e originale.
    Presentato in concorso in Orizzonti alla 77° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il film, in sala dal 22 ottobre con 01, ha una morale semplice: una famiglia nazi-fascista con tanto di negozio di armi e una borghese radical chic, pari sono in quanto a capacità predatoria.
    Così è almeno per i borghesi Pavone, con padre medico (Popolizio) e autoritaria madre regista (Manuela Mandracchia) e per i Vismara con capofamiglia (Giorgio Montanini) alle prese con il culto del fascismo e quello delle armi. Tra tutto questo la follia-filosofica di un ragazzo Federico (lo stesso Pietro Castellitto) giovane assistente di filosofia, figlio dei 'politicamente corretti' Pavone, molto arrabbiato per una cosa per lui affatto marginale: è stato lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche.
    "Non è un film antifascista, ma casomai anti borghese anche se i fascisti che faccio vedere sono molto colorati è perché lo squadrismo cambia faccia, diventa sempre più raffinato, ma non la sostanza. Ma una cosa è certa: a loro servono le armi per essere predatori, ai borghesi no", spiega Castellitto.
    Cosa significa essere 'figlio d'arte'? "C'è chi, a differenza di me, frequenta i posti giusti per trovare lavoro, ma per chi vive la mia condizione gli altri vedono solo vantaggi. Non è così, a volte si prova vera frustrazione quando quel mondo in cui ti affacci ti conosce già e ti giudica".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza