Sul tavolo della seconda
Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio
Mancini è tornato il tema ambientale legato alle Fonderie Assisi
Spa (ex Fonderie Tacconi) , già all'ordine del giorno dei lavori
lo scorso 10 gennaio con una audizione richiesta dalle tre
maggiori sigle sindacali e alla quale hanno preso parte, oltre
ai rappresentanti dei lavoratori: la proprietà dell'azienda, la
sindaca di Assisi, Arpa, responsabili Asl Umbria 1 e l'assessore
regionale Fioroni.
Nella riunione di oggi è stata invece la volta di alcuni
rappresentanti e responsabili del Comitato di 'Via Protomartiri
Francescani' di Santa Maria degli Angeli.
Tra le richieste più importanti poste alle strutture e ai
soggetti istituzionali preposti - è detto in un comunicato di
Palazzo Cesaroni -, oltre che la delocalizzazione dell'azienda,
quelle di monitoraggi costanti ed estremamente approfonditi,
quindi screening specifici sulla popolazione attraverso
biomonitoraggi. Preoccupazione massima è stata espressa per la
ricaduta a terra del particolato e quindi della sua pericolosità
per la salute.
È stata Valeria Passeri (avvocato-legale del Comitato) ad
aprire gli interventi. "Importante - ha detto - è mettere anche
su questo tavolo le nostre problematiche. Si tratta di una
questione tra quelle più tipiche che abbiamo nella nostra
regione e non solo, parliamo di una industria insalubre che
sembra opporre resistenza ad una eventuale delocalizzazione,
eccependo il concordato e quindi la mancanza di finanziamenti e
di risorse utili a concorrere ad una delocalizzazione,
quantomeno quella degli impianti più inquinanti. Stiamo parlando
di un'industria insalubre di prima classe. Abbiamo anche fatto
esami tissutali i quali, se non costituiscono una prova certa
del nesso di causalità sugli effetti della salute, sono però
risultati allarmanti, si parla di alluminio, cadmio ed altri
materiali considerati tossici e quindi cancerogeni. Abbiamo
anche fatto un esposto in procura relativamente a questi
risultati allarmanti di queste indagini tissutali. A noi
l'eccezione del concordato non interessa, quando è a rischio la
salute della popolazione bisogna trovare le risorse necessarie
per la soluzione del problema. Quindi o il Comune, o la Regione,
la quale attraverso l'Assemblea legislativa ha approvato
all'unanimità un atto di indirizzo rispetto alla
delocalizzazione, sono chiamati ad intervenire. Riteniamo quindi
che anche con i fondi del Pnrr, che sono stati investiti per la
siderurgia pesante dell'Ilva, si possa trovare una soluzione,
interloquendo seriamente in termini di salute. Noi andremo
avanti fino al raggiungimento del risultato che significa
delocalizzare quantomeno la struttura impiantistica nella parte
più inquinante. La procedura concordataria è gestita da un
giudice delegato, c'è poi un commissario, insieme si devono fare
carico anche di questa problematica. In via subordinata va
sottolineata anche la questione economica legata al turismo".
Sulla situazione, sottolineando "criticità di carattere
ambientale e sanitario" sono intervenuti Luciano Blois
(Consulente ambientale Comitato) e Carlo Romagnoli (medico)
oltre ad altri membri del Comitato.
Stefano Pastorelli (Lega), dopo aver ricordato l'importanza
dell'ascolto, da parte della Commissione, del Comitato e "che
sarebbe stato importante ascoltare i suoi rappresentanti già
nella riunione in cui sono stati invitati tutti gli altri
soggetti interessati alla questione", ha detto di concordare con
le proposte emerse e quindi di "impegnarci nella ricerca di
fondi Pnrr per intervenire sulla delocalizzazione aiutando sia
l'azienda che i lavoratori". "Rispetto allo screening richiesto
- ha aggiunto - questa azione è al vaglio dell'istituto
superiore di sanità. L'Arpa, anche nella precedente audizione,
ha sottolineato l'intensificazione dei controlli e dei
monitoraggi per i quali ha chiesto però maggiore collaborazione
da parte dei cittadini".
Il presidente Mancini ha ricordato che le audizioni sulla
questione sono state programmate su richiesta delle tre maggiori
sigle sindacali. "È importante - ha detto - mettere in atto
tutti le azioni possibili per aiutare azienda e cittadini,
salvaguardando il diritto all'impresa, al lavoro e alla salute.
Rispetto ai controlli ed a monitoraggi sempre più approfonditi e
a 360 gradi è in atto, tra l'altro, un importante progetto tra
Inail, Asl e Arpa".
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