La terza Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, ha
svolto oggi un'audizione con il direttore regionale della sanità
Massimo Braganti, quello dell'ufficio Prevenzione, Salvatore
Macrì, e l'amministratore unico della nuova società partecipata
Punto Zero, Giancarlo Bizzarri. Due gli argomenti all'ordine del
giorno: la situazione relativa agli screening oncologici e la
riattivazione del Registro tumori umbro.
Macrì - si legge in un comunicato dell'Assemblea -, ha
spiegato che nel 2020 si è verificata l'unica interruzione, da
marzo a maggio, delle attività di screening oncologico, a causa
dell'emergenza pandemica, mentre dal mese di giugno è ripreso
l'invio ai cittadini degli inviti agli screening e,
successivamente, tutti gli arretrati sono stati recuperati. Le
percentuali di adesione nel 2020 sono state in linea con gli
anni precedenti, con un leggero calo per quello relativo alle
indagini sul colon retto, mentre per il tumore della mammella e
della cervice l'adesione è stata del 70 per cento. Tali dati
sono certificati dal rapporto sulla ripartenza degli screening
svolto dall'Osservatorio nazionale, che vede l'Umbria fra le
poche regioni italiane ad avere recuperato le prestazioni che
erano state sospese. Nel 2021 le attività sono proseguite a
pieno regime. Per quanto riguarda lo screening oncologico delle
neoplasie dello stomaco, il direttore ha precisato che tale
attività non è ancora approvata a livello nazionale ma nel nuovo
Piano 2021-2025 il gruppo multidisciplinare potrà valutare se
avviare una sperimentazione sul cancro gastrico, previa
confronto con l'Osservatorio nazionale.
Sulla riattivazione del Registro tumori umbro è intervenuto
Bizzarri, il quale ha ricordato la convenzione con l'Università
firmata a settembre e l'attuazione del regolamento per la
gestione della privacy, dovendo utilizzare dati sensibili
afferenti alla salute delle persone. Il prossimo step sarà
l'analisi dei dati del pregresso, per capire come fare il bando
necessario per ottenere un software adeguato. L'aggiudicazione e
il recupero dei dati pregressi dovrebbero avvenire entro il mese
di febbraio. È stata anche fatta con le Asl un'analisi sulle
schede di morte per il recupero dei dati. Il professor Stracci
ha già convocato il Comitato tecnico scientifico per
l'approvazione del Regolamento e il funzionamento del Registro.
Sviluppato un progetto da 31mila euro per l'implementazione
informatica del Registro, che va ad aggiungersi al finanziamento
per il funzionamento della struttura. Da acquisire, tramite
selezione, anche personale per la codifica dei dati, che
dovrebbe iniziare dal mese di aprile. Per il recupero dei dati
servirà almeno un anno ma il processo di analisi può iniziare da
subito ed entro l'estate si potranno avere i primi dati
scientifici.
I consiglieri di minoranza Tommaso Bori, Pd, vicepresidente
della Commissione, Michele Bettarelli, Pd, e De Luca, M5s, hanno
criticato "il ritardo" con cui viene riattivato un servizio
essenziale come il Registro tumori e sottolineato come non sia
stato attuato quanto previsto dall'atto approvato all'unanimità
dall'Assemblea legislativa che chiedeva lo screening sul cancro
allo stomaco alla luce dei dati emersi nella zona
dell'Altotevere. A loro, su quest'ultimo tema, si è unito il
consigliere Mancini, Lega.
Altri temi, come quello dell'incidenza preoccupante dei tumori
in età pediatrica o dei tumori al cervello rilevati in zona polo
siderurgico ternano, saranno affrontati in una successiva
audizione.
Sullo screening per il cancro allo stomaco il direttore
Braganti ha detto che, pur non essendo previsto nel pacchetto
degli screening nazionali, resta valida la progettualità ma non
è stato possibile attivarla, in piena crisi pandemica, avendo
dovuto dirottare le strutture sul contact tracing e le altre
attività.
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