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Regione: torna in commissione risoluzione ospedale Pantalla

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Regione: torna in commissione risoluzione ospedale Pantalla

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PERUGIA, 19 ottobre 2021, 17:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha deciso all'unanimità di rinviare in Terza commissione la proposta di risoluzione che chiede all'Esecutivo regionale "l'adozione di iniziative in favore del polo ospedaliero della Media Valle del Tevere". L'atto era giunto in Aula con parere favorevole unanime ma i consiglieri di minoranza hanno presentato una serie di emendamenti aggiuntivi da considerare "vincolanti" per l'approvazione del testo, così è stato deciso all'unanimità di approfondire i nuovi elementi di discussione in Commissione sanità.
    Illustrando l'Atto in Aula, Francesca Peppucci (Lega - relatore unico) ha evidenziato - secondo quanto riferisce una nota della Regione - che "il presidio ospedaliero della media valle del Tevere è stato, fin dalle sue origini, concepito per scelta politica come ospedale di base con scarse prospettive di crescita e sviluppo nonostante la collocazione strategica sulla principale direttrice di comunicazione tra Terni e Perugia tanto che nel corso degli anni, si è assistito ad una graduale e progressiva riduzione del personale medico ed infermieristico del Presidio e ad una mancanza di crescita e sviluppo.
    Conseguentemente la struttura è stata messa in ombra dagli ospedali limitrofi e non solo (in particolare l'ospedale Silvestrini) in grado di offrire servizi caratterizzati da altissima specializzazione".
    "La Giunta regionale dovrebbe dunque valorizzare, in sede di redazione di Piano sanitario regionale - ha osservato - l'ospedale della media valle del Tevere, partendo da una valutazione oggettiva dei servizi pre-esistenti la pandemia, con la possibilità di prevedere nuove ed ulteriori prestazioni sanitarie, in grado di rendere realmente funzionante il presidio sanitario, in un'ottica di crescita e coordinamento dei servizi tra i territori. Valutare la possibilità di integrare il Polo unico della media valle del Tevere con l'azienda ospedaliera di Perugia (principale polo sanitario regionale), con l'Università degli Studi di Perugia e con le Scuole di Specializzazione di area sanitaria, così da garantire piena e strutturale sinergia tra i due presidi, maggiore funzionalità, possibilità di rotazione del personale e professionisti fra le due realtà, in un'ottica di maggiore coordinamento nelle prestazioni erogate ed efficientamento dei servizi sanitari. Mettere in atto tutte le azioni necessarie per mantenere il punto nascita dell'ospedale media valle del Tevere, chiedendo la deroga rispetto la necessità di raggiungere i 500 parti annui, così come più volte fatto negli anni passati, in modo da garantire la possibilità di partorire alle donne sul proprio territorio senza dover intraprendere lunghi tragitti per raggiungere altre strutture ospedaliere, ma senza mettere a rischio la salute e il benessere del bambino e della madre, ciò anche in considerazione della necessità di compiere ogni sforzo per invertire il calo demografico che ha colpito il nostro Paese e l'Umbria in particolare. Mantenere una parte delle postazioni di terapia semi-intensiva allestite durante l'emergenza Covid e garantire il fabbisogno di personale medico ed infermieristico e in caso di necessità implementarlo. Ottimizzare, in fase di revisione regionale del servizio di emergenza- urgenza 118, anche il servizio della Media Valle del Tevere tenendo conto del riassetto avuto nella fase della pandemia. Promuovere anche in questo momento di emergenza, un continuo e proficuo confronto con le Amministrazioni comunali della Media Valle del Tevere".
    Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, ha illustrato una serie di emendamenti proposti dalla minoranza che ha definito "vincolanti" per un voto positivo: la chirurgia deve esserci 'h24' e 7 giorni su 7; il potenziamento dei servizi deve andare oltre il ripristino di quelli che già l'ospedale forniva; devono essere individuati degli obiettivi da raggiungere; maggiore collaborazione con L'Università degli studi; restituire personale al blocco operatorio, ripristinare posti letto e i molti servizi che l'ospedale può offrire per radiologie, Moc, Tac, risonanze, epatologia interventistica, gastroenterologia, dialisi e nefrologia, ortopedia protesica, oncologia medica, cardiologia, chirurgia plastica e reparto riabilitazione; anche una previsione nel piano di emergenza-urgenza data la strategicità della posizione geografica dell'ospedale.
   

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