La procura della Repubblica di
Perugia e il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti
di lavoro della Usl Umbria 1 hanno siglato due protocolli
d'intesa per individuare le linee guida di intervento in materia
di indagini per infortunio sul lavoro e le malattie
professionali.
I documenti sono stati sottoscritti da Raffaele Cantone,
procuratore della Repubblica di Perugia, Nicola Nardella,
direttore generale dell'Usl Umbria 1, e Patrizia Bodo,
responsabile facente funzioni del Servizio di prevenzione e
sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Usl Umbria 1.
Il primo protocollo ha lo scopo di fornire indicazioni
operative per garantire "tempestività e uniformità"
dell'intervento, in particolare nell'immediatezza dei fatti nei
casi di infortunio sul lavoro procedibili d'ufficio (lesioni
personali gravi, gravissime o decesso), e per assicurare un
adeguato coordinamento dell'intervento ai fini del rapido ed
esaustivo accertamento dei fatti e delle eventuali
responsabilità penali. Tali finalità - spiega la Usl in un
comunicato - si inseriscono nel più generale tema di tutela
della salute e sicurezza dei lavoratori, di particolare
rilevanza sociale stante la frequenza degli eventi in causa, in
particolare nella Regione Umbria.
"Con questi due protocolli abbiamo regolamentato tutto
l'iter d'interventi perché, soprattutto nella parte iniziale
legata agli infortuni sul lavoro, è fondamentale la tecnica
degli accertamenti e le modalità. Abbiamo reso più efficiente ed
efficace la ricerca della responsabilità penale" ha rilevato
Cantone a margine della firma che, in relazione agli infortuni
sul lavoro in Umbria, ha evidenziato "che il tema è molto
delicato". "Per fortuna - ha aggiunto - i numeri degli infortuni
sul lavoro in Umbria non sono fuori controllo ma è fondamentale
tenere alta la guardia e quindi individuare gli strumenti
migliori".
"Questi protocolli sono nati dalla necessità di gestire al
meglio anche l'azione penale - ha sostenuto Nardella - perché
nell'ambito degli incarichi della Ausl ci sono funzioni che sono
specifiche, delegate dal procuratore della Repubblica, come
quelle di ufficiali di polizia giudiziaria. Quindi
nell'infortunio l'accertamento che viene fatto nelle prime ore è
un momento molto delicato, in cui intervengono tante figure che
devono gestire in maniera armonica l'azione che sono chiamati a
svolgere. Non da meno la gestione delle malattie professionali.
Basta pensare, ad esempio, alla gestione dell'amianto e alla
messa in sicurezza dei sistemi. Come Usl da questo punto di
vista svolgiamo un ruolo importantissimo".
Secondo i dati Inail al 31 gennaio, in Umbria nel 2023 gli
infortuni sul lavoro sono diminuiti del 5,8% (contro il 16,1%
del dato nazionale).
Inverso l'andamento per i casi mortali che nel 2023 sono
stati 25 contro i 21 del 2022, chiudendo l'anno con un + 19%,
mentre in Italia sono passati da 1.091 a 1.041 (- 4,5%).
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