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Vescovo Perugia, la luce è soffocata da violenze senza fine

Vescovo Perugia, la luce è soffocata da violenze senza fine

Paura non vinta 'da prova di forza potenze internazionali'

PERUGIA, 31 marzo 2024, 12:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Nel lungo Sabato Santo che stiamo attraversando la luce è soffocata da violenze senza fine, che diffondono un sentimento di impotenza e di paura, tutt'altro che vinto dalla prova di forza che le potenze internazionali cercano di mostrare": è uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo di Perugia, monsignor Ivan Maffeis, nella veglia pasquale celebrata in cattedrale. "Abbiamo iniziato questa solenne celebrazione - ha detto - con un segno che parla al cuore: il buio della notte è stato rischiarato da un fuoco nuovo, da un cero acceso, da cui la luce si è propagata, fino a raggiungere ciascuno, fino a riempire tutta la Cattedrale. È un segno che, forse, è importante non mettere da parte troppo in fretta".
    "Il buio che avvolge questo tempo ci ha indebolito la memoria: stentiamo a sentirci partecipi di una Tradizione viva, nella quale la fede cristiana non solo ha costruito Cattedrali, ma ha promosso la dignità della persona, ha dato slancio e contenuto alla cultura, ha innervato di santità diffusa il nostro popolo, ha dato vita a tante esperienze di carità" ha detto ancora monsignor Maffeis. "Oltre alla memoria del passato - ha aggiunto -, il buio stende il suo velo anche sul nostro presente: è il buio di certe solitudini disperate, di relazioni ferite, di quella sfiducia che porta ad abbassare la serranda, a vivere ripiegati, distanti dal sentirci responsabili di una famiglia o di comunità, per la quale spendersi con generosità.
    Nel buio diventa difficile anche immaginare il futuro. Più che essere atteso o desiderato, più che essere visto come la terra verso la quale tendere per realizzare progetti di vita, il futuro è avvolto da incertezze e inquietudini. Torniamo a quel fuoco nuovo, a quel cero acceso. Sono segni, attraverso i quali la Chiesa ci educa, ci apre un percorso di fede, condividendoci l'annuncio centrale dell'esperienza cristiana: il Signore è risorto".
   

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