Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Spoleto, grande Barbara Hannigan in concerto

A Spoleto, grande Barbara Hannigan in concerto

dirige orchestra S. Cecilia, canta e recita Poulenc-Cocteau

SPOLETO, 03 luglio 2022, 14:35

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sale sul palcoscenico del Festival di Spoleto in Piazza Duomo una donna cinquantenne, in pantaloni e maglietta, e si dimostra subito padrona della situazione, rivelando un'energia rara che le permette di dirigere l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, assieme cantando da solista e recitando il celebre monologo di Jean Cocteau''La Voix Humaine'' musicato da Francis Poulenc. Si tratta di Barbra Hannigan, artista di fama internazionale che, in questo monologo di una donna che soffre per amore, parlando al telefono con l'uomo che l'ha lasciata, dimostra una grande forza espressiva e presenza scenica. L'ha aiutata in questo un allestimento scenico con un grande schermo dove lei, che voltava la schiena al pubblico, rivolta all'orchestra, appariva ripresa di fronte e in diversi ingrandimenti. Del resto è subito evidente come lei senta la musica anche fisicamente, con tutto il corpo sempre in movimento, come non smetta di rivolgersi all'orchestra entrandovi in stretta comunicazione solo col gesto delle mani, di una mano, quando l'altra invece recita, assieme alle espressioni del viso e soprattutto, da grande soprano, in un corpo a corpo col variare dei sentimenti, con la modulazione, le intonazioni, le coloriture, le diverse intensità della voce.
    Certo Poulenc le dà il sostegno necessario, coi suoi guizzi, la sua veemenza, le sue dolcezze e le sue pause, cui adagia le parole, i lamenti, i sussurri e le grida soffocate di dolore.
    Una serata davvero coinvolgente grazie allo spirito e l'animo di questa artista, forse la più attesa di questa edizione del Festival.
    Dopo i lunghi appalusi alla Hannigan, che al Festival sarà impegnata in altri tre appuntamenti (con un recital di canzoni scritte per lei dal compositore americano John Zorn, poi in ''Happening musicale'' accompagnata dal clarinetto di Alessandro Crabonare e Antonio Pappano al pianoforte, il quale poi la dirigerà il 10 luglio nel concerto finale in piazza in ''Knoxville: summer of 1915'' di Samuel Barber), è stato consegnato il premio della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto dal suo presidente, il sindaco della città e la direttrice artistica del Festival Monique Veaute.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza