Con l'obiettivo di attirare
produzioni cinematografiche e televisive, promuovendo così il
patrimonio umbro attraverso il "cineturismo", e favorendo anche
lo sviluppo economico, nasce l'Umbria film commission.
Tra i soci della Fondazione, la Regione, i Comuni di Perugia e
Terni e l'Anci Umbria. Nel corso di una videoconferenza stampa a
Palazzo Donini è stato ricordato che l'Umbria da sempre è stata
un set naturale per fiction e film ma che ora fa un "salto di
qualità", con importanti risorse di partenza (1,5 milioni di
euro) e qualche primo "sogno" come una scuola di cinema e un
grande festival del cinema "per fare cultura sul territorio ma
anche per farlo conoscere".
Il regista Paolo Genovese, presidente della Fondazione Umbria
film commission, al primo punto mette l'aspetto istituzionale
con l'intenzione quindi di attrarre produzioni in Umbria.
"Perché - ha detto - ha molte risorse naturali, storiche,
paesaggistiche e anche di grande accoglienza e visto che i film
legati ai territori fanno aumentare significativamente il
turismo e consentono di esportare la cultura di quel
territorio".
Soddisfatta la presidente della Regione Umbria, Donatella
Tesei, la quale ha parlato di una Fondazione "che mancava in una
regione che è un palcoscenico naturale per tutto quello che
riguarda il settore dell'audiovisivo".
La Giunta regionale ha deliberato subito per uno stanziamento
importante di 1,5 milioni di euro per l'anno in corso, mentre
con altra delibera a disposizione della Fondazione ci saranno
altri 600 mila euro rivolti alla formazione professionale di
figure tecniche della filiera.
Alla videoconferenza è intervenuta anche Lucia Borgonzoni,
sottosegretario al Ministero della Cultura, che ha parlato di
"una grande cosa fatta per l'Umbria ma anche per tutto il
Paese".
Insieme a lei la presidente dell'Associazione italiana film
commission, Cristina Priarone, e il presidente di Anica,
Francesco Rutelli. Entrambi hanno sottolineato che le Film
commission e l'audiovisivo sono "leve di sviluppo importanti"
che portano al territorio una evoluzione positiva con ricadute
culturali, economiche, sociali e occupazionali.
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