Come parte essenziale del vasto
complesso monastico di Muri-Gries, a testimonianza della grande
importanza economica del monastero e del significato
dell'agricoltura per il territorio di Gries, il Klosterstadel,
fienile del monastero benedettino di Muri-Gries di via Fago a
Bolzano verrà posto sotto tutela e quindi protetto. Una
decisione assunta dalla Giunta provinciale su iniziativa di
Maria Hochgruber Kuenzer, assessora provinciale competente per
la conservazione dei Beni culturali. L'approvazione della Giunta
provinciale è l'ultimo passo di un processo finalizzato alla
tutela che la soprintendente provinciale ai beni culturali,
Karin Dalla Torre, ha avviato nel settembre dello scorso anno e
che si concluderà con l'iscrizione della delibera di tutela nel
catasto di Bolzano.
L'assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer sottolinea
l'importanza dell'architettura rurale soprattutto nelle aree
urbane del capoluogo: "Abbiamo la responsabilità di conservare
questi beni culturali per le generazioni future. Il patrimonio
culturale contadino è oggetto di un rinnovato e singolare
interesse in tutta Europa. Le autorità preposte alla tutela del
patrimonio riconoscono sempre più il valore storico-culturale
degli edifici agricoli rurali. Il fondo di ricostruzione statale
del PNRR (il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) include
anche una voce di finanziamento a sé stante per l'architettura
rurale storica".
La soprintendente provinciale, Karin Dalla Torre, sottolinea
che la Soprintendenza provinciale ai beni culturali si era già
occupata dell'ex fienile in passato e che già nel 2010 l'Ufficio
beni architettonici e artistici aveva elaborato una proposta
dettagliata di tutela a cui però non era stato poi dato seguito,
probabilmente perché in quel momento tutte le parti coinvolte
davano per scontato che il Klosterstadel sarebbe stato tutelato.
Quindi, sulla base della segnalazione e delle informazioni
disponibili, la Soprintendenza provinciale ai beni culturali ha
sempre dato per scontato che il Klosterstadel sarebbe stato
protetto su richiesta del Comune di Bolzano e del sindaco fino a
quando, nell'agosto 2021, si è appreso della concessione
edilizia con autorizzazione paesaggistica per la demolizione
dell'edificio rilasciata dal Comune. "Questo è stato il motivo
che ci ha spinti ad avviare immediatamente una procedura di
tutela diretta, al fine di garantire la conservazione di un
edificio storicamente significativo", spiega la soprintendente
provinciale. "Garantire la conservazione degli edifici che la
società considera non ancora o non più degni di tutela e
protezione dei Beni architettonici è un compito importante della
Soprintendenza. Purtroppo nel caso della vecchia cantina di
Gries non è stato invece possibile conservare l'architettura
originale di Sebastian Altmann. Alcune perdite vengono percepite
come tali solo a posteriori, quando è troppo tardi".
Lo stato di tutela impedisce la demolizione del fienile e un
nuovo progetto urbanistico sul sito. Nelle ultime settimane il
presidente della Provincia e l'assessore provinciale competente
hanno avuto diversi colloqui con la Curia e l'Istituto Diocesano
per il Sostentamento del Clero (IDSC) e il monastero
benedettino, che possiedono congiuntamente la proprietà come
Immobila Srl, rispetto a un nuovo e opportuno utilizzo del
fienile.
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