I detenuti presenti nella casa
circondariale di Spini di Gardolo, a Trento, al 27 settembre
2023 sono 362. Il dato è stato fornito dalla garante provinciale
dei diritti dei detenuti, Antonia Menghini, in occasione della
presentazione dell'attività annuale, a Palazzo Trentini.
"A fronte di una prima, significativa flessione, che poi si
allinea al dato nazionale, in concomitanza della prima ondata di
Covid-19, si è assistito a un trend ondivago per tutto il 2021 e
invece a una costante crescita per il 2022 e per il 2023", ha
precisato Menghini parlando della presenza dei detenuti a Spini
di Gardolo.
Nel 2022 sono diminuiti i detenuti stranieri, anche se, ha
precisato Menghini, rispetto alla situazione italiana, "la casa
circondariale di Spini di Gardolo continua ad essere un carcere
con una presenza massiccia di persone straniere". Dei detenuti,
il 10% (36) sono donne, mentre il 90% (309) sono uomini. Il
numero delle detenute è aumentato, "tanto da portare la
direzione della casa circondariale alla decisione di aprire una
seconda sezione femminile al secondo piano".
Per quanto riguarda il lavoro, nel 2022 erano i detenuti con
un impiego erano l'89%: si contavano 238 uomini e 33 donne alle
dipendenze del Dap al 31 dicembre 2022, mentre 18 e 20 detenuti
erano occupati rispettivamente presso la cooperativa Venature e
la cooperativa Chindet. "Questo dato - ha precisato la garante -
non ci dice però quanto abbiano lavorato durante l'anno, per
quanti mesi e in quale regime".
Sul fronte scolastico, invece, nel 2022 hanno frequentato i
corsi di scuola media 146 persone (14 detenute, 62 detenuti
protetti e 70 detenuti comuni), mentre cinque persone, nell'anno
accademico 2021-2022, hanno cominciato a frequentare dei corsi
dell'Università di Trento in carcere.
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