(ANSA) - TRENTO, 26 GEN - I Ris di Parma non hanno trovato
tracce di polvere da sparo sulle mani e sugli abiti di Maurizio
Gionta, il cacciatore che si è tolto la vita nei boschi sopra
Celledizzo, in Trentino. Le analisi tecniche sembrano scagionare
l'uomo dall'uccisione del giovane cacciatore Massimiliano
Lucietti, trovato da Gionta negli stessi boschi 24 ore prima di
suicidarsi, la mattina del 31 ottobre scorso. Lo riporta il
Corriere del Trentino.
Nella relazione consegnata alla Procura di Trento, i
carabinieri della Sezione chimica, esplosivi ed infiammabili dei
Ris spiegano che "non sono state rinvenute particelle
'peculiari' dello sparo". Le analisi hanno evidenziato la
presenza di alcune "particelle" compatibili, che però "assumono
una valenza limitata, atteso che, per loro natura, possono anche
essere di origine ambientale o derivare da fonti occupazionali".
Le precedenti analisi balistiche sull'ogiva trovata accanto
al corpo del 24enne Lucietti avevano evidenziato una
corrispondenza con il fucile di Gionta, un Winchester calibro
270. Tuttavia sono una ventina i cacciatori che possiedono la
stessa arma nella zona. (ANSA).
Cacciatori morti in Trentino: Ris, Gionta non ha sparato
Nessuna traccia di polvere da sparo sulle mani
