Un docufilm racconta la prima
discesa in assoluto del Nilo Azzurro compiuta nel 1973 da
quattro giovani fiorentini, Filippo Lovatelli, Jacopo Mazzei,
Bernardo Tori e Vieri Calamai. E' 'Abbay', nome del Nilo Azzurro
in arabo, in anteprima sabato 6 aprile alle 21.15 al Cinema La
Compagnia a Firenze (ingresso libero su prenotazione
esilenu@fingen.it). Il documentario, realizzato dal regista
Lorenzo Bojola con Francesco Grifoni, della durata di 74 minuti,
alterna immagini di repertorio e filmati storici alle interviste
dei protagonisti ed alle illustrazioni di Chiara Pinzauti e Blu
Pieraccioni, che completano la narrazione. L'impresa era stata
già raccontata in un libro, 'Abbay! La discesa del Nilo Azzurro'
pubblicato nel 1974 da Giunti editore.
L'incredibile viaggio fu compiuto da Lovatelli, Mazzei, Tori
e Calamai, allora studenti appena ventenni, a bordo di due
gommoni lungo i 1.700 chilometri del grande fiume che attraversa
le montagne dell'Etiopia con rapide e cateratte spaventose e si
inoltra nel deserto del Sudan per congiungersi al Nilo Bianco
presso Khartoum, capitale del Sudan. Dopo una serie di
difficoltà e ostacoli, anche quelli di ordine burocratico e
diplomatico che richiesero un lungo periodo di preparazione alla
navigazione, l'impresa ebbe inizio il 2 novembre 1973 e si
concluse dopo 16 giorni con un ingresso trionfale allo Yachting
Club di Khartoum, "gremito - si spiega - di persone festanti e
di bandiere tricolori". "A distanza di 50 anni - spiegano oggi
Jacopo Mazzei, manager e Bernardo Tori, architetto - abbiamo
voluto rievocare questa impresa che ci è rimasta nel cuore e che
forse oggi non sarebbe possibile replicare. Il documentario è
dedicato a Filippo e Vieri, indimenticabili compagni di
avventura e di vita". Mazzei e Tori invitano anche ad aderire
alla onlus amicidifilippo (www.amicidifilippo.org) che sviluppa
progetti umanitari in Africa e nelle Filippine, nata in memoria
di Lovatelli, scomparso nel 1983 durante una missione umanitaria
nelle Filippine.
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