A 10 anni dal naufragio della Costa
Concordia arriva in prima serata su Rai2 il docufilm
internazionale "Costa Concordia - Cronaca di una catastrofe" che
ricostruisce da diversi punti di vista cosa accadde la notte del
13 gennaio 2012, quando la nave passeggeri comandata da
Francesco Schettino speronò uno scoglio sommerso vicino alla
costa dell'isola del Giglio e le ore successive alla collisione.
Il disaster movie ad alto budget, prodotto dalla società tedesca
Zeitsprung Pictures Gmbh in coproduzione con Rai Documentari e
Sky Studios, distribuito nel resto del mondo dalla Nbc Universal
Global Distribution, andrà in onda nel giorno dell'anniversario.
Scritto da Mariangela Barbanente e diretto da Michael Müller,
Costa Concordia - Cronaca di una Catastrofe ci fa rivivere il
disastro attraverso materiale d'archivio inedito, una fiction
recitata, con particolare attenzione alla ricostruzione, mai
vista prima in tv, di quanto è accaduto in plancia di comando e
con interviste ai legali attuali di Schettino, Paola Astarita, e
l'esperto cassazionista Saverio Senese che sollevano dubbi sulla
metodologia di indagine e sugli aspetti mediatici che hanno
trasformato Schettino nel capro espiatorio dell'intera vicenda.
"A che serve l'individuazione del capro espiatorio? Capro
espiatorio non è un innocente, cioè non è una persona che non
c'entra, non è l'agnello sacrificale: il capro espiatorio è una
persona che ha delle responsabilità, però il punto è fino a che
punto ha le responsabilità" dice Astarita. "Credo che Schettino
sia stato vittima di fortissime pressioni mediatiche" afferma
Senese. C'è anche un'intervista a Francesco Verusio che da pm ha
guidato il processo in cui Schettino è stato condannato a 16
anni di carcere. E ci sono le testimonianze originali dell'ex
capo della sezione operativa della capitaneria di porto di
Livorno Gregorio De Falco con una nuova riflessione sulla famosa
conversazione radiofonica in cui esortò Schettino a svolgere le
sue funzioni di capitano e a coordinare il salvataggio
dall'imbarco e a Mario Pellegrini, allora vicesindaco del
Giglio, che si fece portare sulla nave oramai inclinata su un
lato, che lasciò solo quando quasi tutti i naufraghi furono
salvati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA