È stato "rintracciato" a Grosseto
grazie all'interessamento di un antiquario, e presto tornerà
visibile a tutti, 'Il grano della bonifica lucchese', grande
dipinto su tela (cm 233 x 300) che il pittore viareggino Alfredo
Catarsini realizzò nel 1940 per partecipare alla seconda delle
tre edizioni del Premio Cremona, tra le più importanti kermesse
per giovani artisti italiani che si svolse tra il 1939 e il 1941
nella città lombarda. Nonostante le dimensioni notevoli e la
fama che l'aveva accompagnata anche all'estero, dell'opera si
erano perse le tracce una dozzina di anni fa; ma la grande
campagna di ricerca di opere fuori circuito di Alfredo Catarsini
per il loro inserimento nel catalogo generale in corso di
realizzazione lanciata dalla Fondazione intitolata al pittore
viareggino ha dato i suoi frutti. Infatti, dopo la 'scoperta' di
un ritratto femminile nel Museo di Anagni (Roma), adesso viene
reso noto che 'Il grano della bonifica lucchese', una delle
opere più ambite di Catarsini, è stato ritrovato in Maremma
presso l'antiquario grossetano Maurizio Ticci che lo aveva
acquisito alla sua collezione dopo una mostra a Palazzo Mediceo
di Seravezza (Lucca).
Il grande dipinto di Catarsini tornerà visibile in pubblico
durante una serie di appuntamenti: dal 3 al 12 gennaio nella
galleria dell'antiquario Ticci a Grosseto. Poi dal 17 gennaio,
giorno del compleanno del maestro Catarsini, sarà in esposizione
alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Gamc) di Viareggio
dove resterà fino al marzo 2022, quando sarà portato a Lucca in
occasione della grande mostra di primavera dedicata alla pittura
di Catarsini degli anni Trenta e Quaranta.
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