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"Che cosa rappresenta per me il
pianoforte? Un modo di vivere, il mio stile di vita". Martha
Argerich, leggenda della tastiera, risponde così dopo il
concerto che a Mantova l'ha vista protagonista con la violinista
Dora Schwarzberg del Festival Trame Sonore. "Ho cominciato a
suonare il pianoforte a due anni e otto mesi, se si vuole
proprio esagerare a tre anni. Quindi sì, è la mia vita", dice
all'ANSA. Una lunga avventura in musica nella quale lascia
intendere di aver fatto tutto. "Artisticamente non ho sogni da
realizzare - spiega - ma aspetto sempre nuove ispirazioni,
stimoli nuovi. Sono perennemente all'erta". La pianista
argentina è a Mantova per due ragioni speciali, debuttare - a 81
anni - in quella che è considerata la più importante kermesse
italiana di musica da camera e tornare a suonare con l'amica
violinista, come la prima volta più di trenta anni fa. La loro
esibizione struggente sul palco del Teatro Bibiena è stato
l'appuntamento più atteso del Festival che fino a domenica
prossima coinvolge 350 strumentisti italiani e stranieri in 150
concerti per un totale di 4000 ore di musica. Le due stelle
della classica non si sono limitate ad un unico concerto. Altri
due appuntamenti, con repertori diversi, sono previsti oggi, 2
giugno, a Palazzo Ducale e il 3 ancora al Bibiena, "un
bellissimo teatro", ha detto la pianista all'arrivo per le
prove. Per la prima serata hanno scelto Fantasiestücke di
Schumann e la Sonata in sol minore di Debussy. Dopo il la lunga
standing ovation finale è arrivato a sorpresa il bis con un
brano di Chopin. Dora Schwarzberg, 77 anni, aveva suonato
l'ultima volta a Mantova nel 2016. La violinista, nata a Taskent
(Uzbekistan) da padre romeno e madre di Kiev e cresciuta a
Odessa nel teatro yiddish diretto dal padre, ha dovuto
interrompere l'attività dopo un serio incidente a una spalla e
le complicazioni seguite a un intervento chirurgico. È stata
proprio la pianista di Buenos Aires a insistere per convincerla
a tornare di nuovo in scena insieme. "Farlo oggi è un atto di
coraggio - hanno tenuto a far sapere aprendo il concerto -.
Siamo qui perché è bellissimo condividere con voi la nostra
amicizia". Vederle calcare di nuovo il palcoscenino mettendo nel
conto le difficoltà pur di riaffermare davanti al pubblico il
loro legame umano e professionale ha perciò caricato di emozioni
questo loro nuovo 'debutto' al di là dell'aspetto musicale.
Martha e Dora partecipano al Festival gratuitamente come tutti
gli altri loro colleghi, ai quali sono assicurati solo vitto e
ospitalità. Argerich la prossima settimana sarà tra gli ospiti
di spicco del Ravenna Festival.
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