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Arabia Saudita - Il Regno stringe la cinghia, triplicata Iva e tagliate indennità

Arabia Saudita - Il Regno stringe la cinghia, triplicata Iva e tagliate indennità

11 maggio

BEIRUT, 11 maggio 2020, 17:05

Redazione ANSA

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Il Regno stringe la cinghia, triplicata Iva e tagliate indennità © ANSA/AFP

Il Regno stringe la cinghia, triplicata Iva e tagliate indennità © ANSA/AFP
Il Regno stringe la cinghia, triplicata Iva e tagliate indennità © ANSA/AFP

Stretta dalla crisi economica dovuta al crollo del prezzo del petrolio e aggravata dalle misure anti-coronavirus, l'Arabia Saudita ha annunciato oggi misure di austerità senza precedenti come l'aumento di tre volte dell'Iva e lo stop all'indennità mensile generalizzata ai suoi cittadini.
    Il ministro delle finanze Muhammad Jadaan, che già nei giorni scorsi aveva anticipato ai media l'arrivo di misure "dolorose ma necessarie", ha oggi annunciato che l'Iva passa dal 5% al 15% e che da giugno saranno sospesi gli assegni familiari previsti da decenni a tutti i cittadini sauditi. Intanto, sempre oggi, il governo di Riad ha annunciato un ulteriore taglio della produzione di petrolio, volontario e unilaterale, di un milione di barili al giorno a partire da giugno, portando il ritmo produttivo al suo livello più basso in 18 anni. E questo con l'obiettivo di limitare la caduta dei prezzi del greggio.

Solo due anni fa l'Iva era stata introdotta per la prima volta nel regno in un contesto in cui la crisi economica stava facendo sentire i suoi effetti. Media governativi sauditi affermano che le misure mirano a portare nelle casse del regno del Golfo più di 20 miliardi di euro necessari per ridurre il crescente deficit di bilancio (stimato attorno a 110 miliardi di euro). Il deficit è stato aggravato dal crollo del prezzo del greggio su scala mondiale e dalle conseguenze negative delle misure prese dentro e fuori l'Arabia Saudita per contrastare la pandemia di Covid-19.

Citato dall'agenzia governativa Spa, il ministro ha anche affermato che è stato previsto un taglio, e in qualche caso addirittura una cancellazione, di una serie di voci di budget relative ad alcuni progetti "di sviluppo" inseriti nel piano di riforme annunciato negli anni scorsi dal principe ereditario Muhammad ben Salman. Lo stesso ministro Jadaan ha affermato che quest'anno, a causa del crollo del prezzo del petrolio di circa due terzi dall'inizio dell'anno, l'Arabia Saudita potrebbe perdere metà dei suoi proventi petroliferi, che costituiscono il 70% delle entrate nelle casse dello Stato. 
   

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