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Colombia - Preoccupazione per popoli indigeni, '180mila famiglie a rischio'

Colombia - Preoccupazione per popoli indigeni, '180mila famiglie a rischio'

7 aprile

BOGOTA', 08 aprile 2020, 18:44

Redazione ANSA

ANSACheck

Bogotà © ANSA/EPA

Bogotà © ANSA/EPA
Bogotà © ANSA/EPA

Cresce in Colombia la preoccupazione per i possibili effetti drammatici del coronavirus sulle popolazioni indigene presenti nel Paese sudamericano, che attualmente registra 1579 casi positivi e 46 morti. L'Organizzazione nazionale indigena della Colombia (Onic) ha rivelato che 178.206 famiglie indigene sono a rischio di contrarre il virus, mentre sono quattro gli indigeni tra i casi confermati nel territorio (due del popolo Yukpa e due del popolo Pasto).
    Secondo quanto riportato da radio Rcn, l'aumento delle comunità a rischio è stato identificato in 16 dipartimenti e 99 aree municipali con popolazioni indigene nelle aree rurali e urbane. La mancanza di acqua potabile, cibo e prodotti di sicurezza sanitaria, oltre al confinamento nel quale comunità di diverse aree del Pese sono costrette a causa del conflitto armato, aggravano la situazione.
    Un rapporto dell'Onic riferisce che le popolazioni indigene che si trovano ai confini con l'Ecuador hanno un rischio maggiore di contrarre il virus, così come quelle delle città situate al confine con Panama e l'area di Urabá di Antioquia.
    Secondo Onic, il governo deve attuare misure urgenti nei dipartimenti di Cundinamarca, Antioquia, Cundinamarca, Valle del Cauca, Meta, Valle del Cauca e Cordova. "Chiediamo ai governi nazionali e locali di adottare misure sanitarie e preparare un piano di emergenza, in base ai loro usi e costumi, e richiedere urgentemente cibo, prodotti per la pulizia e biosicurezza", è stato indicato nel rapporto.
    L'Organizzazione nazionale indigena della Colombia ha richiesto l'esecuzione di test approfonditi, in ciascuno dei territori, per rilevare rapidamente possibili contagi.
    "Chiediamo alle istituzioni competenti di eseguire test di massa che consentano la diagnosi precoce di persone infette sintomatiche e asintomatiche, come misura urgente per contenere la diffusione del virus. In caso contrario, il picco epidemiologico che si verificherà nelle prossime settimane nell'intero Paese, che si sposterà in città intermedie e con una popolazione più piccola (100.000 abitanti), causerà danni irreparabili alle popolazioni indigene", ha denunciato l'Onic.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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