Il ministero della Difesa di
Taiwan, nel giorno dell'annuncio di "una missione di
pattugliamento e di combattimento congiunta" da parte delle
forze armate cinesi in risposta alla visita a Taipei della
delegazione del Congresso Usa, ha rilevato alle 17 locali (11 in
Italia) 5 navi da guerra e 30 caccia, con 15 che hanno volato
attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan, l'area
cuscinetto non ufficiale che Pechino ha detto di aver
cancellato. "Condanniamo l'Esercito popolare di liberazione (di
Pechino) per aver messo a repentaglio la pace e la sicurezza
della nostra regione con gli annunci di esercitazioni militari",
si legge in una nota di Taipei.
La Cina, che considera Taiwan una provincia cinese ribelle da
riunificare anche con l'uso della forza, se necessario, ha reso
noto di aver condotto nuove esercitazioni militari intorno a
Taiwan. L'annuncio segue l'arrivo a sorpresa ieri nell'isola di
una delegazione del Congresso Usa, a meno di due settimane dalla
visita della speaker della Camera Nancy Pelosi, che aveva già
provocato la dura risposta di Pechino. La visita a Taiwan della
delegazione del Congresso Usa guidata dal senatore Ed Markey
"viola in modo flagrante il principio della 'Unica Cina' e i tre
comunicati congiunti sino-americani, nonché la sovranità e
l'integrità territoriale della Cina, inviando un segnale
sbagliato alle forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan ed
esponendo del tutto il vero volto degli Stati Uniti come
disgregatori e distruttori di pace e stabilità nello Stretto di
Taiwan". Lo afferma in una nota il portavoce del ministero della
Difesa cinese Wu Qian, per il quale Taiwan è "della Cina e non è
consentita alcuna interferenza straniera". L'esercito cinese
definisce le manovre un "deterrente".
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