"Il Festival Italian Screens non è
solo un'iniziativa culturale per promuovere il cinema italiano
nel mondo ma è anche una vetrina commerciale per il Paese". Lo
ha affermato all'ANSA il responsabile dei progetti speciali
della Direzione Generale per il Cinema e l'Audiovisivo del
Ministero della Cultura italiano, Roberto Stabile, presente nei
giorni scorsi a Bogotà per l'inaugurazione dell'edizione
colombiana del festival.
"Tanti maestri del cinema del passato sono conosciuti in
tutto il mondo mentre pochi di quelli attuali lo sono, e una
delle idee degli Italian Screens è anche quella di rafforzare la
conoscenza della nostra industria", ha aggiunto Stabile. In
questo senso, ha sottolineato il responsabile e assessore anche
per Cinecittà, il governo sostiene le nuove produzioni con cifre
che vanno fino a 50.000 euro per i film che escono nelle sale e
fino a 15.000 euro per i film distribuiti su streaming.
"Portiamo film molto belli, non vedo perché i distributori
locali non debbano comprare il cinema italiano", ha quindi
aggiunto, precisando che parte del suo lavoro consiste proprio
nel presentare queste opere ai distributori cinematografici
locali.
Stabile ha quindi svelato anche che queste occasioni servono
per presentare l'Italia come location per le riprese, visto che
il Paese offre ai registi fino al "40% dei costi" di produzione.
Sugli schermi della capitale colombiana sono stati proiettati
dieci film, tutti nominati quest'anno ai David di Donatello,
oltre a una piccola retrospettiva su Franco Zeffirelli ai cento
anni dalla sua nascita.
L'iniziativa conta il sostegno del ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, Cinecittà per la
Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della
Cultura e Accademia del Cinema Italiano - Premi David di
Donatello.
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