In Siria, dall'inizio del conflitto,
le forze del regime di Damasco e le milizie ad esso alleate sono
responsabili di oltre 300 attacchi chimici, quasi tutti diretti
contro i civili, secondo quanto risulta a una ricerca elaborata
dal Global Public Policy Institute (Gppi), un think tank
internazionale con sede a Berlino, citato da alcuni media, fra
cui il Times of Israel.
Del totale di 336 attacchi chimici registrati, secondo il
rapporto, il 98% è responsabilità dei governativi e dei loro
alleati mentre il 2% è stato attribuito ai miliziani
anti-Damasco, soprattutto all'Isis.
Degli attacchi chimici, il 98% è consistito nell'uso di gas
di cloro, attraverso ordigni rudimentali, soprattutto 'barili
bomba' modificati.
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