Un'operazione "pulita",
possibilmente senza vittime, soprattutto da parte britannica.
Questi erano gli ordini a cui si attenne il capitano di fregata
della Marina Militare Argentina, Pedro Giachino, quando, al
comando di una missione di incursori subacquei, sbarcò per primo
sul suolo delle isole Falkland-Malvinas il 2 aprile del 1982.
L'Operazione Rosario si concluse quasi come previsto. Le
isole tornarono provvisoriamente in mano argentina senza nessuna
vittima tra le forze di difesa britannici presenti, ma a costo
tuttavia della vita dello stesso Giachino, rimasto ucciso poco
prima della resa del governatore britannico, Rex Hunt.
Il capitano della Marina, 35 anni, nato a Mar del Plata e
discendente di migranti italiani provenienti dal Piemonte,
risultò essere in questo modo la prima vittima di una breve ma
tragica guerra in cui caddero altri 648 soldati argentini e 255
britannici.
Nel mese in cui si ricorda l'anniversario dell'inizio del
conflitto, la figura di Giachino è stata oggetto di un
riconoscimento e di un omaggio da parte di associazioni di ex
combattenti italiane ed argentine in cerimonie tenutesi il 26
aprile nel Circolo Italiano di Buenos Aires e nel Museo Storico
Militare "Vidotto" di Jesolo.
Nel corso dell'evento il capitano della Marina argentina è
stato insignito di un attestato di benemerenza con medaglia
d'oro da parte dell'associazione Croce Reale e un suo ritratto
apposto nel museo Vidotto.
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