(ANSAmed) - TUNISI, 27 MAG - Un centinaio di persone
dell''Associazione dei Liberi Pensatori' e del comitato #Fater
pour la défense de la liberté des non-jeûneurs", riunite sotto
l'hashtag #Mouch Bessif (Non per forza), ha sfidato oggi il
divieto del ministero dell'Interno di Tunisi a manifestare per
motivi di sicurezza, organizzando un sit-in davanti alla sede
del ministero del Turismo, per denunciare la chiusura dei caffè
durante il Ramadan e chiedere l'applicazione dell'art. 6 della
Costituzione che consacra la libertà di religione e di
coscienza.
Sotto lo slogan 'Tutti per un paese laico, tutti per una
Tunisia migliore', con cartelli con su scritto 'salviamo la
libertà', la manifestazione, con meno partecipanti del previsto,
si è svolta senza incidenti. Come ogni anno, in Tunisia, nel
periodo del mese sacro del Ramadan, si accende il dibattito
sulla questione se sia lecito o meno mantenere aperti i bar o
caffè, che per la maggior parte restano chiusi fino al tramonto.
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