"La proroga al 30 novembre 2024 delle
comunicazioni richieste ai contribuenti in regime forfetario,
nel quadro Rs del modello" sulla dichiarazione dei redditi
relativa al 2021 "non sana in alcun modo la stortura che tale
obbligo rappresenta". Lo segnala il presidente dell'Anc
(Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel, in una
nota.
"È giusto ribadire che consideriamo il contenuto di queste
comunicazioni ingiusto ed illegittimo e, pertanto, ne chiediamo
l'annullamento", aggiunge "e la precisazione dell'assenza di
sanzioni per l'invio delle integrative riportata nel testo della
proroga, suona come una beffa. A questo si aggiunge la notizia
degli avvisi a pioggia di irrogazioni di sanzioni che stanno
pervenendo ai contribuenti a seguito di indebite compensazioni
sui modelli F24, da parte di coloro che avevano con l'erario
debiti scaduti oltre il limite previsto. La cosa crea enormi
problemi e preoccupazioni soprattutto a coloro che hanno aderito
alla rottamazione dei ruoli e che solo ora si vedono applicare
una sanzione del 50%, a detrimento del vantaggio ottenuto con la
rottamazione stessa", conclude il presidente del sindacato
professionale.
"Ci domandiamo: qual è il motivo di tutto ciò? Davvero c'è una
tale necessità di reperire risorse, per cui si arrivi a fare
cassa con la richiesta di sanzioni per errori formali? Non
doveva essere la priorità del Paese stanare la vera evasione? La
speranza di un vero cambio di passo nel settore fiscale e
tributario ancora è molto alta, ma certe operazioni ci lasciano
perplessi", termina la nota dell'Anc.
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