Il business delle piastrelle
ceramiche è decisamente in buona salute, con un fatturato in
costante espansione a livello globale e un giro d'affari
mondiale previsto in crescita nel prossimo decennio a tassi medi
annui del 9-10%, grazie al traino dell'economie asiatiche. È ciò
che emerge dal Forum delle Economie, dedicato al settore della
ceramica e organizzato da UniCredit nella sede di Confindustria
Ceramica a Sassuolo (Modena).
In questo scenario - spiega una nota - l'Italia gioca da
protagonista, posizionandosi come primo esportatore mondiale in
valore, con un business di circa 6 miliardi. Un primato che
testimonia l'alto valore aggiunto della piastrella 'made in
Italy'; una leadership che fa perno su qualità, innovazione e
riconoscibilità ed ha il cuore produttivo nel Distretto di
Sassuolo che genera oltre l'80% del fatturato del settore
ceramico nazionale.
L'obiettivo dell'incontro, a cui hanno partecipato esponenti
delle realtà economiche e finanziarie oltre a enti locali e
Università, è quello di proseguire e stimolare il confronto tra
i protagonisti dello sviluppo del comparto.
Le imprese del Distretto - è emerso dall'analisi UniCredit -
sono realtà innovative, con un alto livello di cooperazione
interaziendale, che puntano a rafforzare la propria presenza sui
mercati extra-Ue ed extra-Usa, ma presentano una dimensione
inferiore rispetto ai competitor esteri. Uno degli spunti emersi
dal Forum ha toccato proprio il tema delle strategie
finanziarie, indicando ulteriori strade percorribili per
massimizzare il valore delle aziende. Tra il 2012 e il 2016 il
Distretto ha ricevuto circa 8 miliardi di finanziamenti, di cui
l'85% concessi dal sistema bancario.
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