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Bollette della luce, 'operazione chiarezza' della Lega

Bollette della luce, 'operazione chiarezza' della Lega

Gusmeròli, si può risparmiare rientrando al mercato tutelato

ROMA, 18 aprile 2024, 17:39

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Lega torna sulle bollette della luce a poco più di due mesi dalla fine del mercato tutelato dell'elettricità, con il passaggio il primo luglio prossimo al mercato delle tutele graduali, perché c'è ancora "grande confusione" fra gli utenti, molti dei quali già passati nel libero che non sanno che è possibile rientrare nel tutelato e passare in automatico a quello a tutele graduali con un risparmio di almeno 130 euro l'anno.
    La Lega, e in particolare il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeròli, insiste in quella che chiama 'operazione chiarezza' per informare e invitare chi è nel mercato libero - non solo i vulnerabili - a tornare in quello tutelato e restarvi fino al passaggio automatico a quello a tutele graduali. E tirarsi anche fuori da una sorta di giungla in cui "reti commerciali particolarmente aggressive", le ha definite in una conferenza stampa Alberto Bagnai, presidente della commissione parlamentare di Controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, e responsabile del dipartimento economia della Lega, non aiutano affatto i consumatori, stando ad alcune segnalazioni ricevute dalla Lega.

 Fra queste, ha spiegato Gusmeròli, quelle su "operatori che dicono che non è possibile tornare al mercato tutelato, o che non c'è più tempo, oppure che occorre pagare 150 euro, o ancora che solo i vulnerabili possono passare dal mercato libero al tutelato o che il contratto è scaduto e va aggiornato". Insomma, gli utenti cadono nel 'marketing scorretto', sanzionato in alcuni casi dall'Antitrust ma la multa non ha scoraggiato gli operatori, hanno denunciato i consumatori. 

Lo stesso Gusmeròli ha fatto un video-tutorial per guidare sul ritorno al mercato tutelato.


   
Nonostante due audizioni del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto (il 6 e il 20 marzo) e del presidente dell'Arera, Stefano Besseghini (il 5 e il 27 marzo) restano delle criticità, hanno denunciato rappresentanti dei consumatori (Assoutenti, Adiconsum, Consumerismo, Movimento difesa del cittadino e Movimento consumatori) così nuova convocazione in commissione Attività produttive la prossima settimana di Besseghini (il 24 aprile) e la prima del presidente dell'Antitrust Roberto Rustichelli. Il 16 aprile scorso, Gusmeròli ha chiesto all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente dati di confronto fra mercato libero e mercato tutelato dal 2021 al primo trimestre 2024.  

Le associazioni dei consumatori hanno rivendicato una attività di tutela dei diritti degli utenti, che non solo anziani ma anche giovani coppie ha detto Maria Alliney di Assoutenti anche se "siamo fortemente in ritardo nell'informazione sul mercato energetico, avremmo dovuto cominciare prima" ha ammesso Carlo De Masi di Adiconsum aggiungendo che "anche la regolazione doveva essere più chiara". Ha quindi chiesto un tavolo al ministero aperto all'Autorità con l'istituzione di un osservatorio per controllare anche altri settori come quello idrico. Un Albo dei fornitori e non un semplice elenco è stato chiesto da Ovidio Marzaioli del Movimento Consumatori contro un "far west selvaggio del mercato libero dove ci sono oltre 600 operatori".   

"In vista della fine del mercato tutelato della luce è necessario intervenire non solo bloccando il telemarketing aggressivo che, come evidenziato ieri dall'Antitrust, produce danni economici ingenti ai consumatori, ma anche evitando il fenomeno del 'turismo energetico' - afferma il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi - Serve cioè consentire ai consumatori di passare al Servizio a tutele graduali direttamente dal mercato libero, senza obbligo di rientro al mercato tutelato come previsto oggi". "Per tale motivo chiediamo a tutte le forze politiche di unirsi a questa battaglia in favore degli utenti, affinché si arrivi a norme urgenti in grado di facilitare la vita ai consumatori e garantire trasparenza nel settore energetico" conclude il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso.

L'Arera chiarisce: il rientro nella maggior tutela è valido se fatto entro il 30/6  
"Il rientro nel servizio di maggior tutela elettrico, per gli utenti domestici non vulnerabili, può essere richiesto dal cliente fino al 30 giugno. Fa fede la data di ricezione della richiesta del cliente attraverso i canali, anche telefonici o telematici, indicati dall'esercente la maggior tutela". Lo chiarisce Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) dopo la Raccomandazione fatta agli esercenti il servizio di maggior tutela il 23 febbraio 2024, in materia di informazione e fruibilità delle modalità di attivazione del servizio.     "Come per tutte le richieste di switching sarà sempre garantita la continuità della fornitura e senza alcun intervento sul contatore" assicura l'Autorità.

 "I clienti domestici elettrici non vulnerabili, che si trovano attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di chiedere il rientro nel servizio di maggior tutela fino al 30 giugno 2024, per essere trasferiti al servizio a tutele graduali - precisa Arera in una nota - La richiesta va inoltrata all'esercente il servizio di Maggior tutela nel Comune in cui si trova la fornitura. Per chi non conoscesse il nome dell'esercente la maggior tutela, l'Autorità ricorda di aver predisposto una specifica pagina sul sito www.arera.it. Gli esercenti di maggiore tutela devono inoltrare al Sistema informativo integrato le richieste di switching secondo le tempistiche ordinarie; in tutti i casi - aggiunge Arera - sarà garantito il passaggio al servizio a tutele graduali. Fino alla decorrenza del servizio a tutele graduali continuerà ad applicarsi il contratto in corso".

Nulla cambia invece per i clienti domestici vulnerabili serviti in maggior tutela che continueranno a usufruire del medesimo servizio anche dopo la scadenza del 1 luglio, aggiunge l'Arera. Per garantire che tutte le richieste formulate dai clienti entro il 30 giugno abbiano riscontro in tempi brevi, l'autorità "ribadisce agli esercenti la maggior tutela la raccomandazione di facilitare la trasmissione da parte dei clienti domestici della documentazione contrattuale, anche attraverso canali telematici che non richiedano forme di accreditamento e/o via posta elettronica, e di limitare il più possibile le tempistiche intercorrenti tra la data di ricevimento della richiesta del cliente e il caricamento da parte dell’esercente, chiarendo in particolare che il cliente ha facoltà di rinunciare al diritto di ripensamento".

L’Autorità ha ritenuto "particolarmente importante diffondere il chiarimento anche in relazione al monitoraggio delle offerte relative al primo bimestre 2024, che mostra l’assenza di offerte nel libero mercato con un prezzo dell’energia più vantaggioso di quello garantito dal servizio di maggior tutela". Arera ricorda infine la pagina web, raggiungibile anche dalla home page del sito, dedicata all’identificazione dell’esercente la maggior tutela tramite motore di ricerca attivabile inserendo il nome del Comune. Per ulteriori informazioni sul rientro in Tutela o per segnalare difficoltà con gli esercenti, è sempre a disposizione il numero verde gratuito dello Sportello per il consumatore energia e ambiente di Arera: 800 166 654.


 

   

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