Avvio di settimana sotto pressione
per le Borse europee con i listini che temono sempre di più la
recessione globale.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, cede quasi
un punto e mezzo con tecnologici, finanziari e industriali sotto
vendita più di altri.
Controcorrente l'energia mentre l'Europa cerca una strada
comune per affrontare il caro prezzi. Il gas, comunque, prosegue
la sua discesa anche se risale a 180 euro al megawattora. I Ttf
ad Amsterdam cedono il 4,5% dopo un minimo attorno 175 euro.
Prosegue invece il rialzo del petrolio (wti +4,6% a 83 dollari
al barile, brent +4,2% a 88 dollari) in vista dei maxi-tagli
dell' Opec nella riunione di mercoledì.
La Borsa di Milano e la migliore e cede lo 0,8% con il Ftse
Mib a 20.457 punti. Sotto la lente, tra stop & go, Banca
Generali (-2,5%) e Mps (-1,86%). Lo spread tra Btp e Bund, dopo
il picco a 246 punti, scende sotto i 242 con il rendimento del
decennale poco sopra il 4,5 per cento .
Tra gli altri listini Parigi è la peggiore con un -1,47%. A
seguire Francoforte che lascia l'1,23 mentre il pmi
manifatturiero tedesco è sui minimi da 27 mesi. Londra lascia
l'1%. Il governo di Liz Truss farà marcia indietro sul taglio
dell'imposta sul reddito per i più ricchi, presentato dieci
giorni fa e che ha mandato in tilt i mercati finanziari. Sul
fronte dei cambi l'euro si apprezza sul dollaro con cui scambia
a 0,9806.
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