I negoziati tra Usa e Cina sui dazi
hanno spinto le borse di Asia e Pacifico dopo la prima
concessione di Pechino sull'importazione di auto, mentre procede
su binari paralleli la trattativa sul caso Huawei, il cui
direttore finanziario Meng Wanzhou, figlia del fondatore Ren
Zhengfei, è stata arrestata in Canada per violazione delle
sanzioni Usa all'Iran. Tokyo è balzata del 2,15%, seguita da
Seul (+1,44%), Sidney (+1,39%) e Taiwan (+1,13%). Brillante
anche Hong Kong (+1,66%), ancora aperta insieme a Shanghai
(+0,33%) e Mumbai (+1%). Positivi i futures sull'Europa e su
Wall Street in vista della produzione industriale dell'Ue e,
dagli Usa, delle richieste di mutui, dell'inflazione, della
variazione dei salari e del deficit pubblico mensile. Il taglio
della tassa sull'importazione di auto americane dal 40 al 15%
insieme al calo dello yen sul dollaro ha spinto Yamaha (+4,18%),
Kubota (+3,16%), Suzuky (+2,97%) e Toyota (+2,22%). In luce
anche Sony (+3,59%), Panasonic (+3,19%) e Olympus (+3,16%).
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