Dodici titoli d'opera, sei di
balletto, la Boheme come film-opera, il ritorno alle Terme di
Caracalla nell' estate 2022 aprendo con 'Mass' di Leonard
Bernstein mai eseguita in Italia, e la 'delocalizzazione' in
spazi nuovi come la Nuvola di Fuksas per la Passione secondo
Matteo di Bach. Segue il solco della grande tradizione con
l'occhio alla innovazione la prossima stagione dell' Opera di
Roma che sarà inaugurata il 20 novembre, in prima esecuzione
assoluta, da Julius Caesar, commissionata al compositore Giulio
Battistelli su libretto di Ian Burton, con la regia di Robert
Carsen e sul podio il direttore musicale Daniele Gatti. La
preapertura sarà a settembre con la danza di 'Notre-Dame de
Paris di Roland Petit, con il corpo di ballo diretto da Eleonora
Abbagnato, e in ottobre con 'Giovanna d'Arco' di Verdi diretta
da Gatti per la regia di David Livermore. Non mancherà 'Tosca'
(dal 4 dicembre), regia di Alessandro Talevi, direttore Paolo
Arrivabeni. Grande attesa a gennaio per Kàt'a Kabanovà dI Leos
Janaceck, per la prima volta al Costanzi, firmata da Richard
Jones e diretta da David Robertson. A febbraio Luisa Miller,
diretta da Michele Mariotti (futuro direttore musicale dell'
Opera di Roma) con la regia di Damiano Michieletto; a marzo
Turandot, regia di Ai Weiwei, sul podio Oksana Lyniv; ad aprile
I Puritani, di Bellini, diretta da Roberto Abbado, regia di
Andrea De Rosa. A giugno il classico di Verdi Ernani'', secondo
il regista Hugo de Ana, diretta da Marco Armiliato. Chiude, in
ottobre, Alceste di Gluck diretta da Gianluca Capuano, regia di
Sidi Larbi Cherkaoui. Per il balletto, Lo Schiaccianoci riletto
da Giuliano Peparini; Herman Shmerman di WilliamForsythe e
Walking Mad di Sohan Inger; Il Corsaro di Josè Carlos
Martinez, in settembre la Serata Prelijocaj, con la chiusura a
ottobre con Giselle, in omaggio a Carla Fracci. Il
sovrintendente Carlo Fuortes, che ha presentato il cartellone
con la sindaca Virginia Raggi, presidente dell' Opera di Roma, è
ottimista sul futuro della istituzione musicale. ''A chi verrà
dopo di me - ha detto a proposito del suo prossimo incarico di
Amministratore delegato Rai - lascio un teatro in una situazione
ottimale dal punto di vista dei programmi, economico,
finanziario e organizzativo''.
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