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Ucraina un anno dopo, i libri da Levy a Steinmann

Ucraina un anno dopo, i libri da Levy a Steinmann

Esce anche testimonianza figlia Politkovskaja

ROMA, 20 febbraio 2023, 18:14

di Mauretta Capuano

ANSACheck

© ANSA/EPA

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A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio 2022, non si ferma l'orrore della guerra. Davanti a un conflitto di cui non si riesce a vedere la fine, la letteratura e l'arte restano una forma di resistenza contro l'assuefazione e l'indifferenza. Tra i tanti titoli arrivati in libreria che ci invitano ad approfondire, a non dimenticare e riflettere e che chiedono la pace, una delle novità più attese è 'Dunque, la guerra! di Bernard-Henri Levy, che esce il 21 febbraio per la Nave di Teseo in prima edizione in esclusiva mondiale e su cui si basa anche un nuovo documentario che Levy porterà in giro per il mondo a partire da fine febbraio.
    Grande conoscitore dell'Ucraina, Levy, andando sul campo in prima persona e incontrando i protagonisti ha seguito tutti i passaggi del grande gioco diventato una guerra sanguinosa di cui ricostruisce la genesi e indica le responsabilità dirette e indirette. "Sono tornato di nuovo dall'Ucraina. Ho intervistato uomini che avevano vissuto nascosti, per mesi, sotto le valanghe di acciaio; tutti, proprio tutti, dicevano che in nessun momento avevano pensato di fuggire; che mai, mai, hanno perso la fede nella vittoria" spiega nel libro il filosofo, scrittore, giornalista e attivista. E lancia un appello per battere con la forza della pace e del pensiero l'arroganza di tutte le tirannie.
    Arriva anche la testimonianza eccezionale di uno dei pochissimi giornalisti occidentali presenti sulle linee russe, Luca Steinmann, 32 anni, autore del volume 'Il Fronte Russo' che esce il 14 febbraio per Rizzoli. Reporter in molti fronti caldi, Steinmann è entrato, il 18 febbraio 2022, nel Donbass attraverso la Russia e non immaginava che poche ore dopo Mosca avrebbe chiuso le frontiere di quella regione. Per diversi mesi ha seguito le truppe nella loro avanzata, ha documentato gli scontri armati dentro l'acciaieria di Azovstal (e non solo), vissuto i drammi inimmaginabili della popolazione civile rimasta intrappolata. E' stato il primo a entrare nella centrale atomica di Zaporizhya mentre bombe e missili piovevano pericolosamente intorno ai reattori nucleari. "Ho deciso di raccontare una guerra non embedded con i russi, senza piegarmi a propagande di alcun tipo" dice Steinmann.
    Potenti anche le storie di chi ha combattuto per la verità e la libertà con al primo posto quella di Anna Politkovskaja, la giornalista russa di "Novaja Gazeta" raccontata per la prima volta dalla figlia Vera Politkovskaja nel libro "Una madre. La vita e la passione per la verità", scritto con la giornalista Sara Giudice, che esce il 21 febbraio per Rizzoli. "Mia madre è sempre stata una persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune. Scriveva la verità, nuda e cruda, su soldati, banditi e civili finiti nel tritacarne della guerra. Parlava di dolore, sangue, morte, corpi smembrati e destini infranti" dice Vera Politkovskaja, anche lei giornalista e autrice televisiva, che aveva ventisei anni quando è morta sua madre, assassinata il 7 ottobre 2006.
    Imprescindibile resta la voce di Gino Strada che continua a farsi sentire con la sua richiesta di abolizione della guerra in 'Una persona alla volta', uscito postumo per Feltrinelli, a cura della seconda moglie Simonetta Gola. Tanti i libri usciti o riportati in libreria nel corso di questo anno insanguinato tra i quali merita ricordare "Perche' l'Ucraina" (Ponte alle Grazie) in cui Noam Chomsky delinea le cause dell'invasione russa, facendo riferimento anche a documenti riservati e dando al lettore un punto di vista diverso rispetto a quello di giornali e tv e il caso editoriale 'Nella testa di Vladimir Putin' (Edizioni E/O) di Michel Eltchaninoff, che al di là delle spiegazioni geopolitiche ed economiche della guerra in Ucraina, esplora le basi ideologiche e filosofiche del pensiero di Putin che spiegano, ai suoi occhi, le sue scelte politiche. E sempre per E/O arriva a marzo 2023 'L'ora del lupo' del giornalista e scrittore Valerij Panjuškin che ha raccolto le voci di chi ha perso tutto.
    Alla pace, ricordando le parole di John Lennon che nel 1969 diceva "All we are saying is give peace a chance", invita il programma di incontri, letture, approfondimenti del Gruppo Feltrinelli e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli che partono il 22 febbraio a Milano e si estenderanno in tutta Italia.
   

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