Le aperture domenicali dei negozi e
il web come strumento per merci destinate a bisogni immateriali:
a leggere tra le righe de "Il Capitale" è possibile trovare
riflessioni anche su temi di piena attualità. "Se fosse vivo
oggi indagherebbe certamente sul ruolo dei social network, da
facebook a twitter", afferma Donato Santarone coordinatore del
Cesme, il Centro studi sul marxismo e l'educazione,
dell'Università Roma Tre che organizza domani, a 200 anni della
nascita, un convegno su Marx e il capitale come rapporto
sociale".
Il convegno, promosso dal dipartimento di Scienza della
Formazione dell'ateneo romano, racconterà le diverse
sfaccettature di Marx, indagandone gli aspetti storici e
letterari, quelli filosofici ed educativi, affrontando il tema
della ''liberazione delle donne'' e della "formazione delle
classi dirigenti", fino alle "trasformazioni del lavoro nel
capitalismo globale digitalizzato".
La lettura di Marx si presta a molti collegamenti con
l'attualità. Già dall'incipit del Capitale, ad esempio, sembra
voler anticipare le analisi sul ruolo del web, quando parlando
della "ricchezza della società" e del modello di produzione
capitalistico affronta il tema delle "merci" come "oggetto
esterno che soddisfa bisogni" che possono anche essere
immateriali. "Vengano dallo stomaco o provengano dalla fantasia
nulla cambia", scrive anticipando scaffalature di saggi sulla
web economy.
Il ping pong tra storia e presente tocca molti temi. Oggi si
discute in parlamento sulle aperture domenicali dei negozi, ma
già allora Karl Marx affrontava, con un approccio poi non tanto
diverso, il tema del ''tempo festivo domenicale". La logica del
capitalismo - spiega quasi da preveggente nel primo libro del
Capitale - "nella sua voracità da lupo mannaro" punta a rubare
tempo che invece bisognerebbe dedicare "per un'educazione da
esseri umani, per lo sviluppo intellettuale, per l'adempimento
di funzioni sociali, per rapporti umani...".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA