È stato l'arcivescovo di Milano,
monsignor Mario Delpini, a presiedere oggi la cerimonia in Duomo
durante la quale è stato ordinato arcivescovo Flavio Pace, già
sotto segretario del Dicastero delle Chiese orientali. Con i
suoi 46 anni, nato il 29 luglio 1977, ordinato sacerdote nello
stesso Duomo di Milano l'8 giugno 2002, Pace è il più giovane
arcivescovo italiano.
Nominato dal Papa segretario del Dicastero per la Promozione
dell'Unita dei cristiani, è stato lo stesso monsignor Pace a
chiedere che la sua ordinazione avvenisse nella sua Chiesa
d'origine, quella ambrosiana. A concelebrare i cardinali
Leonardo Sandri, Claudio Gugerotti, Kurt Koch ma anche tanti
rappresentanti delle Chiese orientali. Tra i tanti presenti in
cattedrale anche le autorità locali di Abbiategrasso e di Monza.
"Si cercano uomini di preghiera cioè uomini fatti preghiera,
uomini disponibili ad attraversare le asprezze del deserto", "si
cercano uomini che si affidino allo spirito, inclini ad abitare
il silenzio persino nelle sacrestie prima di inseguire l'ultimo
segnale del cellulare", "si cercano uomini così semplici e
sapienti che siano anche poeti e cantori", e quindi uomini di
"dialogo", "che vivano anche la riflessione con la cronaca per
scaldare il cuore", ha detto nell'omelia mons. Delpini. Con
riferimento implicito al nuovo incarico di mons. Pace, Delpini
ha aggiunto quanto sia "desiderabile l'unità tra le tra
confessioni cristiane" sottolineando che "i ricordi possono
anche alimentare rancori e non favorire il perdono". Invece è
necessario "esplorare le vie della diplomazia" per far
germogliare "fiducia, pace e speranza".
Ironico, come di consueto, il saluto finale di Delpini che si
è rammaricato per la perdita di un sacerdote della sua Chiesa,
"ma si sa - ha aggiunto - i sacerdoti di Milano sono i migliori
e infatti il Papa ce ne ha già presi quattro".
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