Più di ventisei anni per
un'assoluzione con formula piena in primo grado. Se ancora
qualcuno avesse dubbi sulle disfunzioni quasi fisiologiche del
sistema giudiziario italiano, potrebbe rivolgersi a Salvatore
Budruni, Giuseppe Ballone, Antonio Martiri e Gervasio Madeddu,
tutti di Alghero. Finiti sotto inchiesta nel 1991 a seguito di
un'indagine su un presunto traffico di sostanze stupefacenti,
con un'ipotesi accusatoria che arrivava sino all'associazione a
delinquere, sono stati assolti dal tribunale di Sassari nel
novembre del 2017. A distanza di un anno da quella sentenza, la
sezione staccata di Sassari della Corte d'appello di Cagliari ha
stabilito che lo Stato dovrà risarcire a ciascuno di loro 600
euro per ogni anno di questa odissea giudiziaria ai limiti del
paradosso (circa 63mila euro complessivi), la cui conclusione
arriva mentre il Paese si interroga sulla riforma del sistema
giudiziario e processuale, con il governo in carica che non
esclude di abolire la prescrizione.
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