Gli agenti della Squadra Mobile di
Ancona hanno arrestato all'alba un 21enne rom, ai domiciliari
per rapina, per maltrattamenti alla sua convivente 20enne,
mettendo fine ad un rapporto cominciato nel 2010, quando i due
erano giovanissimi, e costellato dal 2013 da percosse, insulti,
minacce di morte. Anni in cui lei è finita all'ospedale una
decina di volte. La situazione non è migliorata quando, ormai
maggiorenni, sono andati a vivere a casa di lui, un rom di
origini abruzzesi, insieme alla madre e due fratelli. Nel luglio
2017 la ragazza si è rifugiata dalla madre, ma all'inizio del
2018, spinta dalle minacce dell'ex ad amici e familiari sui
social, è tornata a vivere con lui. Fino all'ultimo ingresso in
ospedale per percosse a luglio, quando si è rivolta alla
polizia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Ancona e
condotte dalla Squadra Mobile diretta da Carlo Pinto, hanno
ricostruito gli anni infernali vissuti dalla giovane. Ora lui è
rinchiuso nel carcere di Montacuto.
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