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Mattarella: 'C'è l'uomo prima dell'etnia e della nazione'

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Mattarella: 'C'è l'uomo prima dell'etnia e della nazione'

Il presidente ha depositato una corona di fiori sulla tomba dello scrittore. Sala: 'Manzoni vero milanese d'Europa'. Fontana: 'La presenza del capo dello Stato segno della riconoscenza dell'Italia'

MILANO, 29 agosto 2023, 08:51

Redazione ANSA

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Cerimonia commemorativa di Alessandro Manzoni, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Cimitero Monumentale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cerimonia commemorativa di Alessandro Manzoni, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Cimitero Monumentale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cerimonia commemorativa di Alessandro Manzoni, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Cimitero Monumentale - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La città di Milano celebra, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 150esimo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.    "Oggi, a 150 anni di distanza, la figura di Alessandro Manzoni si staglia come una delle personalità più rilevanti dell'intera storia della nostra città e del nostro Paese - ha ricordato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala nel suo podcast quotidiano 'Buongiorno Milano' dedicato allo scrittore - Non è personaggio semplice, certamente. Ma non è neanche quella figura impolverata e lontana dalla vita che una certa tradizione accademica e pubblicistica italiana ha consegnato all'opinione pubblica e, soprattutto, ai più giovani".

La Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo del 1948 rappresenta "una carta fondamentale, nata dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, che individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, come soggetto portatore di diritti, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate su razza, su appartenenza, e, in definitiva, sulla sopraffazione, sulla persecuzione, sulla prevalenza del più forte. Concetti e assunti che - come ben sappiamo - sono espressamente posti alla base della nostra Costituzione repubblicana". Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella celebrando Alessandro Manzoni. Nella visione di Manzoni "è la persona, in quanto figlia di Dio, e non la stirpe, l'appartenenza a un gruppo etnico o a una comunità nazionale, a essere destinataria di diritti universali, di tutela e di protezione. E' l'uomo in quanto tale, non solo in quanto appartenente a una nazione, in quanto cittadino, a essere portatore di dignità e di diritti" ha precisato il presidente della Repubblica. ."Figlio del proprio secolo, Manzoni ha avuto la peculiarità - che appartiene solo ai grandi - di gettare sulla società e sulla realtà storica del suo tempo uno sguardo lungimirante, capace di andare oltre, collegandosi - e spesso ispirandole - alle forze più vive e dinamiche della cultura italiana ed europea, pervase dall'aspirazione alla libertà, all'indipendenza, all'autodeterminazione. Un'aspirazione che non può essere disgiunta dall'opposizione e dalla ripugnanza nei confronti della tirannide, l'abuso di potere, la violenza, l'ingiustizia, specie contro i poveri, gli umili, gli indifesi. Manzoni si è sempre sottratto, per la sua proverbiale riservatezza e anche per ragioni di salute, alla militanza politica in senso stretto. Ma è considerato, ben a ragione, un ispiratore e un propulsore del nostro Risorgimento e dell'Unità d'Italia. Ed è, a tutti gli effetti, un padre della nostra Patria". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando in occasione dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni. Bisogna riflettere "sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: "Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella celebrando Alessandro Manzoni.

Mattarella depone corona di fiori sulla tomba di Manzoni a Milano

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presenziato alla deposizione di una corona di fiori, con rose bianche e rosse, sulla tomba dello scrittore Alessandro Manzoni, di cui oggi ricorrono i 150 anni dalla morte. Presenti anche, tra gli altri, la vicesindaco Anna Scavuzzo e i componenti della Commissione per le Onoranze al Famedio, la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, l'assessora ai Servizi Civici Gaia Romani e l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e il prefetto di Milano Renato Saccone. Dopo la deposizione della corona sulla tomba dello scrittore l'assessore Sacchi ha illustrato al presidente della Repubblica alcuni cenni storici sul Famedio, il pantheon dove sono ricordati coloro che hanno dato lustro alla città. La tomba di Alessandro Manzoni si trova proprio al centro della struttura. Lo scrittore milanese è stato il primo ad essere traslato nel Famedio, nel 1883, a dieci anni dalla sua morte. Nel Famedio sono ospitati i resti di otto personaggi, gli altri sono iscritti. Negli altri due sarcofaghi presenti nella grande sala si trovano Carlo Cattaneo e Luca Beltrami; mentre quattro colombari di fascia a lato ponente custodiscono i resti di Salvatore Quasimodo, Carlo Forlanini, Bruno Munari e Leo Valiani. In un colombaro di fascia a lato, da novembre 2021, riposa Carla Fracci, prima donna ad essere accolta nel Famedio dopo 155 anni dall'inaugurazione del Cimitero Monumentale.Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è rimasto "sinceramente colpito" dalla visita al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, dove ha presenziato alla deposizione di una corona sulla tomba di Alessandro Manzoni a 150 anni dalla morte del grande scrittore. All'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi che gli ha illustrato alcuni cenni storici sul Famedio Mattarella ha chiesto informazioni su alcuni personaggi illustri ricordati nel pantheon.

"È un grande onore la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ribadisce la grande importanza di Alessandro Manzoni nella storia culturale e non solo del nostro Paese". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine della deposizione della corona alla tomba di Alessandro Manzoni di cui oggi si celebrano i 150 anni dalla morte. "Mattarella è rimasto molto colpito dalla bellezza del Cimitero Monumentale. Si è appassionato nel conoscere le persone che qui riposano e ha ribadito l'importanza di essere a Milano", ha concluso.

Manzoni, Fontana: 'Grande onore la visita del presidente Mattarella'

    Alessandro Manzoni "è un vero Milanese d'Europa, uno scrittore che da piazza Belgioioso ha esercitato tramite le sue opere e il suo pensiero un fascino e un interesse difficilmente imitabili nella storia del nostro Paese", ha aggiunto.
    Milano per celebrare i 150 anni dalla morte dello scrittore ha promosso un palinsesto di eventi che coinvolge le principali istituzioni culturali della città, da Casa Manzoni, al Duomo, alla Pinacoteca di Brera. "Si tratta dunque di un'occasione preziosa, che verrà inaugurata oggi dalla visita del presidente della Repubblica a Casa Manzoni a ribadire la riconoscenza che l'Italia e la sua lingua vogliono tributare a questo grande figlio della nostra città", ha concluso il sindaco. 
   

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