Le risorse sono ancora insufficienti a causa di regole di bilancio di cui la cronaca ci dimostra ogni giorno l'inadeguatezza. Mancano i poligoni, troppo pochi e troppo deboli per soddisfare le nostre esigenze. Per l'addestramento la strada è ancora lunga e le risorse sono insufficienti". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Pietro Serino, nel suo discorso durante le celebrazioni a Roma del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano.
Esercito, le celebrazioni a Roma per il 162esimo anniversario
Soldati che saltano nei cerchi di fuoco o si lanciano per scavalcare altri ostacoli, dando "dimostrazione delle proprie capacità individuali". Sono alcune scende del saggio ginnico che si è svolto in piazza del Popolo, durante le celebrazioni a Roma del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito, eseguito dai bersaglieri davanti alle autorità, tra cui il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Pietro Serino. Al termine delle celebrazioni tre elicotteri hanno sorvolato la piazza.
Per il presidente del Senato Ignazio La Russa "quella al ministero della Difesa è stata l'esperienza più bella della mia attività politica perché ho potuto toccare con mano il modo con cui si sta nelle istituzioni, l'amore per la patria e per le tradizioni. L'Esercito ha la capacità di svolgere con grande preparazione il proprio ruolo, sapendo che esso è indispensabile per la libertà, l'indipendenza e la sicurezza dei cittadini: molte volte si tende a dimenticarlo quando si parla di destinare i fondi, come quelli per l'addestramento, che è fondamentale". "La consapevolezza dell'importanza delle Forze armate e dell'Esercito è cresciuta. Non ce lo si può ricordare solo con le calamità e con l'operazione 'Strade sicure', che va intensificata. Bisogna avere Forze armate adeguate, essere pronti ad ogni evenienza in modo che la pace rimanga indiscussa". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo discorso durante le celebrazioni a Roma del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito.
"Se mi chiedessero di sintetizzare, in una frase, le caratteristiche dell'Esercito italiano del 2023, direi questo: 'È un'organizzazione di donne e di uomini che amano la libertà e che attivamente la difendono'. Parole che, sono sicuro, varranno anche per l'Esercito Italiano del 2030, del 2040, del 2050, e così via, perché se è vero che l'Esercito si sta aggiornando profondamente, nell'organizzazione, nelle capacità, nelle tecnologie, negli spazi d'azione, mai cambieranno i principi che lo governano". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo messaggio in occasione del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito italiano.
"Viviamo un'epoca in cui la democrazia e i diritti su cui si fonda vengono sfidati dall'azione di Governi che credono, erroneamente, di potersi giovare del ricorso alla forza, anziché rispettare le regole internazionali di convivenza sancite dalla Carta delle Nazioni Unite. Ci muoviamo, in altre parole, in uno scenario sempre più ostile all'idea di libertà. Ecco allora che poter disporre di un apparato di Difesa efficace ed efficiente, un apparato perfettamente integrato in una comunità dei diritti, come l'Unione Europea, e in un'alleanza di libertà, come la Nato, si rivela la miglior garanzia che quella sfida non si trasformi mai, per noi, in un'insidia diretta". Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, nel suo discorso durante le celebrazioni a Roma del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito.
"Tutto quello che deve essere esplorato per cercare di conseguire quello che il generale Serino auspicava (maggiori risorse per l'addestramento dell'Esercito - ndr) verrà fatto. Il nostro ministro è perfettamente consapevole e soprattutto ha la volontà di perseguire questa strada, io credo che tutto quello che sarà possibile cercheremo di ottenerlo in quest'ottica, a trecentosessanta gradi". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, rispondendo in merito alla possibilità di destinare eventuali fondi inutilizzati del Pnrr all'Esercito italiano. Cavo Dragone è intervenuto a margine delle celebrazioni a Roma del 162esimo anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano.
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